Merito e concretezza, la storia di Annamaria Romeo

Lombardia

Come si batte il populismo estremo di Grillo? E l’approssimazione da battaglia di Renzi? Sempre con la stessa arma. La competenza. Ne è convinta, ed io con lei, Annamaria Romeo, candidata in Regione Lombardia con Forza Italia. Una vita in ruoli dirigenziali e manageriali, ha due lauree, un master ed una competenza che pochi altri possono vantare. Ha l’esperienza. Ha quella che gli inglesi chiamano leadership, la capacità di guidare. Ed idee precise sul futuro.

Partiamo dal tema caldo della campagna: la sicurezza. Come fare a consentire una maggiore serenità?

Con un principio liberale: difendersi è il primo diritto che fa da scudo a tutti gli altri. Per cui bisogna lottare perché siano liberalizzati quei presidi non letali, come lo spray al peperoncino, che consentono una difesa efficace senza arrivare alle armi vere e proprie. Per quanto mi riguarda anche i taser sarebbero un adeguato compromesso, ma realisticamente partirei dallo spray, facendo valere il peso politico di Regione Lombardia ribadito con il referendum sull’Autonomia. Fermo restando che non dobbiamo esasperare una situazione difficile, ma agire con responsabilità anche di fronte all’emergenza criminalità.

Un’emergenza che va di pari passo con quella migratoria, pensano in molti.

Esattamente, anche se la situazione è molto più complessa. Prenda, ad esempio, il caso degli stranieri irregolari che vorrebbero tornare a casa, ma sono bloccati qui da ragioni economiche o politiche nei loro paesi di origine. Esiste un sistema che consente il rimpatrio volontario, si chiama il NIRVA, Network Italiano Rientro Volontario Assistito. Il Nirva riunisce AICCRE, di cui sono membro del Consiglio Direttivo, Acli, CIR (Consiglio Italiano Rifugiati) ed OIM (Organizzazione Itnternazionale Migranti).E’è in carico alle Prefetture e la sua mission, come dicevamo, è consentire ai migranti che vogliono rientrare nel proprio paese, ma non possono, di essere messi nelle condizioni di farlo. E’ una scommessa importante per il futuro. Consente di ridurre la pressione migratoria e ridare dignità a dei cittadini che vorrebbero andarsene, ma sono bloccati qui nell’illegalità.

Passiamo all’economia, il campo di prova di un liberale.

Il centro della mia azione sono le Partite Iva, non solo come istituto di diritto tributario. La Partita Iva è un presidio di indipendenza. Quindi vanno incentivate, defiscalizzate il più possibile e difese: come metodo di inserimento e reinserimento nel mondo lavorativo, come atto di emancipazione sociale e vanno protette contro gli abusi di chi vorrebbe ridurle a dipendenti di serie B. tutto questo dipende anche dal fatto che manca una effettiva rappresentanza sindacale che le tuteli. Sia sul posto del lavoro che nei confronti dello Stato. È una battaglia che conduco da anni e che in Regione potrei portare avanti in maniera decisiva: ci sono molte competenze che possono essere sfruttate. Basta averne volontà e capacità.

Questa azione è particolarmente importante per le donne, mi pare.

Esattamente. Ed una trasformazione radicale del mondo del lavoro è essenziale per rivalutare l’eccezionalità del ruolo femminile. Oggi le donne subiscono un divario salariale legato soprattutto alla maternità. Ed è assurdo. In Italia siamo in un costante crollo demografico. Dovremmo consentire di azzerare l’impatto dei figli sulle carriere, altrimenti la scelta tra le due opzioni distruggerà il paese. Oggi si è rotto, o è comunque seriamente limitato l’ascensore professionale per le donne, impedendo alle figure più meritevoli di salire. È venuto il momento di ripararlo, operando su incentivi e misure rivolte alle imprese per ottenere questo obiettivo fondamentale.

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