Anche là dove l’intervento comunale sarebbe utile, le consuete promesse elettorali di Sala dal 2011 rimangono in mente dei. Eppure il piano mobilità del sindaco ha spazzato via l’accesso alle auto, parcheggi essenziali, ma il traffico e le soste vietate in via Montenapoleone, no. In un articolo su Arcipelago l’irritazione e l’ironia contestualizzano la situazione. E la narrazione di una passeggiata casuale diventa riflessione:
“Mi capita, qualche raro weekend, di trovarmi a passeggiare per via Montenapoleone, più per caso che per volontà, certo non per fare acquisti. E, tutte le volte, appena arrivato nella strada, cerco il prima possibile una via d’uscita. Perché mi irrito. I marciapiedi sono affollati di gente e la carreggiata è affollata di macchine, tra quelle che passano e quelle in sosta. Queste ultime per altro parcheggiate per buona parte fuori dalle strisce che delimitano i posti auto, “impunemente” sotto i cartelli di sosta vietata” Le motivazioni? “ Ennesimo esempio di sciatteria urbana, ennesimo esempio di trascuratezza meneghina. Piaccia o non piaccia la via – o, meglio, il “posizionamento” che ha assunto, perché la strada senza dubbio è potenzialmente bella da un punto di vista estetico – si tratta di un biglietto da visita per la città. Qualunque turista, che intenda o meno fare acquisti, credo passi a vedere la famosa via di shopping milanese. E i messaggi che questo riceve sono chiari: l’Italia è un bel Paese, certo, ma come è gestito male, se una via così centrale, così famosa, così lussuosa è, come qualsiasi via, una colata di cemento (spesso mal messo, al solito) piena di macchine. “ Considerazioni di opportunità di cui si discute da anni “Il problema non è nuovo, se ne parla da anni, anche sulle pagine di questo periodico il tema è già stato trattato. Intanto faccio sinceramente fatica a comprendere perché la via non venga resa pedonale. Sembra siano i negozianti a non volerlo, dicono di perder clienti. Non ne sono molto convinto: la capienza della strada, pur contando i veicoli in sosta vietata, è molto ridotta, credo che in ogni caso la quasi totalità dei potenziali clienti debba comunque cercarsi un altro parcheggio. Divieto di ingresso o no alle automobili, rimane che la via ha bisogno di un restyling. Sembrava si fosse trovato un accordo nel 2017 con una pedonalizzazione soft, come riportato in un articolo de Il Giornale. Il Sindaco, contrario però al divieto alle automobili, già quasi cinque anni fa annunciava l’intenzione del Comune di intervenire…. In questi ultimi anni si sono poi susseguiti diversi annunci da parte dell’Amministrazione che ci eravamo quasi, quasi, quasi… Di certo c’è, e questo va detto a onore del vero, che il Comune dimostra coerenza, virtù ormai sempre più rara, rimanendo fedele al proprio motto: Ghe pensi mi, si ma con calma, molta calma…”
E passano gli anni, ma non si può scontentare chi produce soldi.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano