Diventerà bellissima. Musumeci vince e convince

Attualità

In pochi ci avrebbero scommesso, solo qualche mese fa. Io me la ricordo questa estate, in cui tutti ci spiegavano come mai Cancelleri, Movimento 5 Stelle, avesse già vinto. Erano spiegazioni lunghe, che partivano da Barcellona Pozzo di Gotto ed arrivavano alla conquista di Roma. Che ci dicevano che Forza Italia era morta (di nuovo, succede circa ad ogni elezione), la Lega era irresistibile, ma che in Sicilia non sarebbe riuscita a farcela. Ci raccontavano anche di come fosse impossibile rimettere insieme la coalizione, di come i moderati (tutti) non esistessero più, asfaltati dal Lepenismo. Ebbene, siamo a Novembre, si è votato ed i risultati si sono incaricati, insieme a quel galantuomo che è il Tempo, di distribuire ragioni e torti. Prima di analizzare il risultato, lasciatemi dire una cosa. In Sicilia più di qualcuno aveva deriso le tempistiche di scrutinio del risultato Lombardo. In Sicilia i risultati definitivi sono arrivati 23 ore dopo la chiusura delle urne. Con calma. Senza fretta. Ecco, solo per rimettere le cose nella giusta prospettiva.

Vince, dicevamo, Nello Musumeci. Ma più ancora di lui vince la coalizione, che prende qualche punto percentuale più di lui, consentendogli di avere la maggioranza. Incredibile ma vero, è la coalizione a spingere il leader e non viceversa. Musumeci è una brava persona, che ha subito attacchi infami per i candidati nelle sue liste. I più benevoli dicevano che avrebbe vinto, nonostante. Ecco, si rassegnino, ha vinto grazie. Non ho ancora controllato quanti di loro siano stati eletti, ma di certo non hanno creato problemi. E fa crollare il primo mito, cioè che a destra vincano i capi e perdano le seconde file. Forse è solo un fatto locale dovuto ad una legge che prevede il disgiunto, ma forse è una lento cambio epocale.

Poi, tra le liste a sostegno del Governatore, stravincono i moderati. Tra cui Idea per la Sicilia dell’Onorevole Romano. Nata da poco, già presentatasi a Palermo, solidamente radicata nel centrodestra, e dagli obiettivi autonomisti. A dimostrazione che qualcuno che voglia responsabilità, oltre che soldi, a Sud c’è. E vince. Buona performance dell’UDC. Si spartiscono i voti le formazioni di destra, con la civica del Presidente e la lista che riunisce Lega e FDI, fanalino di coda. Salvini, quindi, non sfonda. E nemmeno convince più di tanto. Vedremo al prossimo giro, come finita. Stavolta, ancora una volta, con il 16,40% Fi dipinge la Sicilia d’azzurro, arrivando subito alle spalle dei cinque stelle. E salutando il PD, fermo al 13%. Non male per un partito morto, non trovate?

Infine, ovunque governino i grillini i risultati sono disastrosi (come ricorda un dirigente Toscano di FI come Davide Galeotti):

1)Ragusa
M5S 31.5%
Musumeci 38.7%

2)Bagheria (PA)
M5S 23%
Musumeci 54.2%

3) Alcamo (TP)
M5S 32.6%
Musumeci 36.1%

4) Augusta (SR)
M5S 32.7%
Musumeci 46.5%

5) Favara (AG)
M5S 22.4%
Musumeci 29.0%

6) Porto Empedocle (AG)
M5S 32.9%
Musumeci 40.4%

7) Grammichele (CT)
M5S 28.3%
Musumeci 51.2 %

8)Pietraperzia (EN)
M5 26.5%
Musumeci 38.6%

Si possono, e questi numeri lo dimostrano, avere ottime intenzioni. Ma le ottime intenzioni non bastano a saper amministrare. Come l’avviso di garanzia per omicidio colposo per il Sindaco Appendino dimostra. Ci vogliono anche competenze, sapienza politica e capacità. Cose che da quelle parti paiono latitare.

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