Assistiamo attoniti e sconfortati a quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza, dove centinaia di migliaia di persone sono ammassate in condizioni miserevoli, senza adeguati aiuti alimentari e con l’incubo di continui attacchi militari dal cielo. Il nostro sgomento non fa che crescere di fronte alle affermazioni del premier israeliano Netanyahu, che ha parlato esplicitamente di spostamenti forzati dell’intera popolazione in piccole porzioni del territorio, con l’idea che molti scelgano poi di abbandonare definitivamente il territorio di Gaza, andando ad ingrossare le fila dei profughi sparsi in altre zone del Medio Oriente.
Il rispetto dei diritti umani più elementari delle persone è previsto in tutti i trattati internazionali ed è sancito anche nel diritto che regola le guerre. A Gaza ci pare che si sia andati oltre ogni limite e la condizione della popolazione non può lasciarci indifferenti. Le ragioni del contrasto alla violenza terroristica e della difesa e della messa in sicurezza del proprio territorio non possono calpestare il diritto alla vita e a una vita degna di centinaia di migliaia di persone, per lo più donne e bambini.
Ci uniamo alle suppliche che papa Francesco ha elevato fino all’ultimo giorno della sua vita terrena perché cessi questa folle guerra e rilanciamo le parole di papa Leone XIV, appena eletto, che ha invocato “una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante” e ieri in piazza San Pietro ha gridato “mai più la guerra”, aggiungendo: “mi addolora profondamente quanto accade nella Striscia di Gaza. Cessi immediatamente il fuoco! Si presti soccorso umanitario alla stremata popolazione civile e siano liberati tutti gli ostaggi”. Chiediamo che le istituzioni internazionali, a partire dall’Unione Europea, si muovano per fermare l’emergenza umanitaria che a Gaza diventa ogni giorno più pesante. Preghiamo perché la pace si faccia strada e tacciano le armi in Medio Oriente e nei tanti altri teatri di guerra e perché il popolo israeliano e palestinese possano vivere in pace in una terra che è sacra per le grandi religioni monoteiste.
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