I racconti di Capitan U 1947: L’Italia non è patriarcale…basta con questa bufala offensiva e divisiva!

I racconti di Capitan U 1947 Video

Come Capitan U e cittadino italiano ho un “messaggio chiaro” da inviare agli on. Schlein, Boldrini e loro compagni: per favore, basta! L’Italia non è patriarcale ora che il centro destra è al governo e, come vorreste far intendere, invece non lo era quando a governare eravate voi: non lo è, e basta! Il patriarcato è andato definitivamente in pensione con la legge del 1981 che cancellava dal Codice penale italiano il delitto d’onore. Il patriarcato, come il femminismo, sono delle etichette abilmente create e usate all’occorrenza come motivo di polemica e divisione ideologica. Esistono gli individui, uomini e donne, da considerare uguali nei diritti e nei doveri, con i loro pregi e difetti. Alcuni individui maschili, pochissimi per fortuna, sono possessivi, violenti e prevaricatori perché si sentono più forti a livello fisico: questi vanno anticipati nelle loro intenzioni ai primi sintomi, denunciandoli, isolandoli, istruendoli e, se non si riesce in tempo, condannandoli severamente senza se e senza ma, lasciandoli, nei casi più gravi, ad invecchiare in galera a meditare sulle loro colpe.

 

Sentirmi considerato un patriarca solo perché ho il pene, ma dai?! Io in 50 anni di matrimonio e di amore non ho mai pensato di sfiorare mia moglie nemmeno con un fiore e non sono in linea con certe ideologie per me contorte, e questo … mi offende! Accusa ancora più offensiva se arrivata da personaggi spesso incoerenti che appoggiano e giustificano paesi dove il patriarcato e l’abuso con violenza sulle donne fanno parte di una cultura religiosa e di vita … per cui, oltre che offensivo, per me è umiliante, perciò, usando il vostro stile, ve lo “urlo” chiaramente… io non mi sento un patriarca! “Questa settimana, amici cari che mi leggete e sostenete, su questo tema vorrei aprire un dibattito con voi, sentire le vostre opinioni, e invitavi a colloquiare, anche fra di voi, usando i commenti in calce a questo mio articolo-racconto” … e per non dimenticare che il mio compito è anche quello di narrarvi delle storie attraverso le mie canzoni, ve ne propongo una da me scritta e cantata nel 1979, ”E Così” dove racconto di due “individui”, due giovani che si amano, e che per un insieme di incomprensioni e di scorciatoie sbagliate, la vita dividerà tragicamente.

Sognare a vent’anni è un fatto di gioventù, ma lui non aveva i soldi per quel sogno in più.

Se lei non chiedeva mai, dagli occhi si capiva e lui si arrangiò …

e così, e così … una corsa folle in città per un ladro improvvisato già

e a chi lo portava via diceva: “Io non volevo farle male, sai

Io non potevo farlo mai se le volevo bene”

È chiaro, coi soldi compri la libertà e lei fa di tutto per lui che sta di là.

Un buon avvocato e poi ricorsi finché ne vuoi e un anno gli bastò …

e così, e così per lei la prostituzione, la droga e la dannazione

ma quando lo dissero a lui, gridava: “Io non volevo farle male, sai

io non potevo farlo mai se le volevo bene”

Questa non è una storia di malavita, ma insegna che quasi sempre In questa vita

se facile è assai sognare, ancor più facile è naufragare nel caos della realtà …

è così, è così … che un uomo diventa ladro e la sua donna una gran puttana

ma forse c’è un po’ di speranza nel grido: “Io non volevo farle male, sai

io non potevo farlo mai se le volevo bene”

La vita è sempre piena di insidie che influiscono sui comportamenti umani condizionandone atteggiamenti e reazioni. In questa storia non c’è nessuna ideologia trainante, ma solo due giovani che, per amore, hanno agito “liberamente” sbagliando nel cercare scorciatoie per risolvere i problemi e che, solo “per i propri errori individuali”, saranno in seguito puniti dalla giustizia e dai rimorsi della loro coscienza. Secondo me, cambiando situazione, la sopraffazione di un uomo su una donna per possesso e gelosia non è mossa dall’ideologia di una cultura patriarcale ispirata da un governo maschilista o femminista, bensì da una scelta individuale di un uomo, più raramente di una donna, che sceglie la scorciatoia della violenza per soddisfare le proprie ossessioni. Però, ritornando alla mia canzone, affiora un piccolo messaggio di speranza nel grido “io non volevo farle male se le volevo bene” … la speranza che si possa insegnare ai giovani, anche nelle scuole, a … non fare mai del male se si ama veramente.

(Sia su Instagram sia su FaceBook ho lanciato l’ahshtag #nonsonounpatriarca#nonmisentocolpevoleperchehoilpene)

Capitan U 1947

(alias Umberto Napolitano)

25 thoughts on “I racconti di Capitan U 1947: L’Italia non è patriarcale…basta con questa bufala offensiva e divisiva!

    1. Grazie Virginio, se hai delle proposte tue, delle esigenze … io ti ascolto e ne discuto con te volentieri, ed anche gli amici

  1. Condivido pienamente il tuo pensiero hai citato due personaggi ( la Boldrini e la sorella di Pippo Franco) ambigui ..incapaci….frustrati…incompetenti…negativi …come gran parte dei loro compagni di merende .. sbagliano sapendo di sbagliare meritano solo di essere ignorati .. .ciao Umbi Buon fine settimana

    1. Certo, il consiglio di cambiare canale per non rattristirsi vale sempre, però gli “spifferi” arrivano sempre attraverso il web e allora, quando esagerano e raccontato bufale, è giusto rispondere per le rime. Secondo certe”loro” l’uomo è colpevole a prescindere ed io per questo, attraverso il web ho risposto e ho aggiunto l’ahshtag #nonsonounpatriarca#nonmisentocolpevoleperchehoilpene

  2. Sono d’accordo con te in ogni parola che hai descritto.
    Purtroppo la classe politica e buona parte dei giornalisti, ovviamente di parte, dicono e scrivono ciò secondo i loro comodi.
    Buona parte delle persone, una volta ricevuta la notizia, interpreta senza nemmeno ragionare o riflettere secondo come viene riferito.
    Bisogna che ogni singola persona, prima legge bene tutto, si informa e si documenta, poi alla fine tira la propria conclusione. Giusta o sbagliata lo scoprirà quando si ritroverà a confrontarsi con altri che, si spera, avranno fatto altrettanto.
    Vero che domina l’ignoranza, ma la gente spesso apre bocca proprio senza sapere cosa dire e senza nemmeno riflettere ed ecco le conseguenze che sappiamo.
    Tutto deve partire dall’alto, ma quando anche la classe politica non è competente e si crede di esserlo, allora ecco le conseguenze servite a noi italiani ignoranti.
    Ripeto e ripeterò sempre, ci vuole più conoscenza e cultura, cosa che oggi giorno manca.

    1. Credimi Andrea, “loro” sono ben consapevoli di quello che dicono, sono maestri, in questo caso “maestre” … devono trovare sempre il modo di creare attenzione, divisione e conflitto. Le studiano a tavolino per giustificare un’esistenza “attuale” in secondo piano per emettere le loro sentenze anche se la maggior parte di noi spesso le considera delle fake, delle bufale senza senso, capo e costructo, se non nella loro testa ideologicamente farlocca.

  3. Caro Capitan U,se non ci fosse un’incisione datata 1979 che testimonia il tuo testo del brano “E Così”scritto quarantaquattro anni fa… quasi non ci crederei.Riassumendo,in pochi versi sei riuscito a raccontare una storia emozionante che evidenzia come “in questa vita è facile sognare”ma ancor più facile è naufragare nel caos della realtà… tutto straordinariamente vero e reale ancora adesso,all’alba del 2024.♥️

    1. Sono d’accordo con te Donatella, bellissimo brano di Umbi, sembra scritta oggi, e molto attuale. Bravissimo come sempre Umbi, ci hai regalato tantissimi bellissimi brani 🤗👏👏👏

      1. Buongiorno Bruno,la cosa più incredibile che questi brani,spesso datati,raccontano quello che purtroppo è la realtà di oggi.

        1. Si sono d’accordo con te Donatella, Umbi è stato sempre all’avanguardia, basta pensare ai bellissimi brani ” “Chitarre contro la guerra” e
          ” Gioventù ” .due grandissimi capolavori.

          1. Caro Bruno,alias Umbi,alias Capitan U è sempre stato così.Io e mio marito lo conosciamo da oltre mezzo secolo.E’stato sempre avanti e coerente in un mondo che vuole cambiare con il nostro aiuto, offrendo condivisione e…amore ♥️

  4. Cara Donatella tante cose col passare del tempo sono rimaste inalterate… e tra queste, per fortuna, anche la speranza che non ci deve mai abbandonare … prima o poi i conti de dovranno tornare e la verità prendere il sopravvento e, soprattutto, ricordarsi di questa verità acquisita al momento di votare, scegliendo il buon senso e rinnegando le chiacchiere

  5. Il patriarcato è un alibi creato dai sinistri per infangare anche coloro che sono Uomini con la U maiuscola,certo è che alcuni elementi sono da rinchiudere perché l’amore non è violenza e possesso. Del resto mi trovi d’accordo in ogni tuo pensiero. Un abbraccio.

    1. Cara Gelsomina, dobbiamo togliere loro ogni scorciatoia . Creare divisione e tensione cercando sempre un capro espiatorio, in questo caso il maschio, per nascondere le loro carenze ci ha stufato… che creino alternativa propositiva e non ideologica o cambino mestiere e vadano a lavorare.

  6. D’accordissimo con te Umbi, purtroppo la nostra classe politica, sa solo parlare male di chi è al comando, invece di collaborare, non fanno altro che litigare e trovare sempre difetti, e pettegolezze, Montecitorio, mi sembra più uno stadio, di curva di Ultras , che un posto dove dovrebbero ragionare e fare del bene solo per noi , è fare bene per il nostro caro paese,
    CERTI POLITICI e SINDACATI ci hanno veramente rotto THE BALLS dovrebbero fare una cosa sola DIMETTERSI e lasciare quelle poltrone , invece questi TIPI da BARRACCONI sono troppi attaccati a denaro e alle poltrone.

    1. Caro Bruno, se leggi la mia risposta a Gelsomina, io e te siamo sulla stessa onda e sono certo, tanti come noi.

      1. Si Umbi ho appena letto , esatto, noi non siamo fessi, e abbiamo due occhi, due orecchie e un cervello, perciò che la smettano di prenderci in giro, promettendoci la luna nel pozzo, mentre fanno solo danni, è arrivata l’ora di dire e gridare basta , andata a lavorare. Invece di continuare a rubare lo stipendio senza fare un tubo !

  7. Le parole di un cantautore insegnano e fanno riflettere…..quelle dei politici sono piene di idiozie e da dimenticare immediatamente senza neppure perderci il tempo a commentarle !!!!

    1. Amico Angelo, grazie per la gratificazione … hai ragione, quando dicono cose insensate cambiamo canale, come ho proposto il racconto scorso.

  8. …i danni causati dal governo precedente ( oltretutto si è autoeletto ) sono ben noti e nonostante tutto spavaldamente continua a criticare, attribuendo colpe a questo governo dei danni da loro provocati.che dire,il popolo è stufo di mantenere questi parassiti. Comunque complimenti, per i temi di grande attualità ,in questi giorni si parla molto di patriarcato

    1. Ciao Giorgio, la tua disamina non ga una grinza. Hanno causati danni ingenti e continuano a criticare… per fortuna noi non siamo fessi.

  9. Ciao Capitan U… anche se con un po’ di ritardo voglio anch’io esprimere un giudizio su ciò che è stato un argomento da prima pagina prima che arrivasse la Ferragni a pubblicizzare la sua tuta grigia, ormai sold out, utilizzata per le scuse e le lacrime da coccodrillo… Patriarcato… parola che solo a pronunciarla riempie la bocca dando soddisfazione e senso di pienezza… poi però si perde il vero senso perché non ci sono le giuste fondamenta per sostenere il significato di questa importante parola… fondamenta che si sgretolano davanti ad una cultura rispetto e di riconoscimento verso il mondo femminile che ci contraddistingue da quelle culture che per paura e senso di inferiorità verso il mondo femminile considerano la donna gome un oggetto da chiudere e sigillare dietro veli e mura di casa… esiste come sempre è esistita dall’una e dall’altra parte la supremazia dell’individuo forte contro i deboli e debole contro i forti… grazie Capitan U

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.