Benvenuti su City Report, dove vi mostriamo quello che Milano preferisce ignorare. Oggi torniamo — a tre anni dalla nostra prima esplorazione — nella stazione ferroviaria fantasma di San Cristoforo. Fantasma perché non è mai nata: abbandonata prima ancora di essere inaugurata, congelata nel 1991 come se qualcuno avesse detto “vabbè dai, ci pensiamo poi”. Nel frattempo sono passati più di trent’anni.
Governanti, giunte, assessori, tutti bravi a parlarne… Nessuno che abbia avuto il coraggio (o l’interesse) di metterci mano. Una cattedrale nel nulla. Una ferita aperta nel tessuto urbano. Oggi questa stazione è diventata la casa di chi una casa non ce l’ha. Un rifugio improvvisato tra colonne in cemento armato, scale pericolanti e pavimenti pronti a cedere. C’è chi qui dentro ci vive, ci cucina, si scalda con fuochi improvvisati. E infatti, i segni degli incendi sono ovunque.
Ah, dimenticavo: se vi capita di passare da queste parti, attenti a dove mettete i piedi. Perché tra un ascensore mai installato e una passerella che finisce nel vuoto, questo posto è un incubo a cielo aperto. Uno dei tanti non-luoghi milanesi dove è più facile morire che prendere un treno. E la cosa più surreale? Il cartello nuovo di zecca del “Cantiere Metro 4” accanto a questo zombie urbano. Modernità e abbandono, fianco a fianco, come se fosse tutto normale. Milano, capitale dell’innovazione… ma con le macerie del passato sempre sotto il tappeto. Noi, come sempre, ve le mostriamo. Gli altri fingono che non esistano.
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