Dopo le vicissitudini, le inchieste, il blocco dei cantiere riguardanti l’Urbanistica a Milano, Sala e Giunta si arrendono alla Procura e, dopo aver ammesso di aver operato dai tempi di Pisapia evidentemente in modo superficiale, producono un nuovo regolamento. Inutile evidenziare che dal 2011 molti errori sono stati fatti, ma i cittadini non si fidano. Ad esempio ecco l’appello dei Comitati di Zona 8:
“Tuteliamo il territorio contro ogni crimine urbanistico”
“Mi piacerebbe sapere cosa sono quelle torri che stanno costruendo dentro all’ex Lido di Milano.
Ovviamente saranno un pugno nell’occhio rispetto al bellissimo muro perimetrale con i rilievi, ma chissenefrega dell’estetica vero Municipio 8 Comune di Milano?
Anche questa volta stavate dormendo quando vi è stato sottoposto il progetto?
Ma è inutile sperare di avere una risposta dal Municipio 8 Comune di Milano, la presidente si palesa soltanto per negare che prende € 5000 al mese per non fare niente ma non fa vedere il cedolino, chissà perché.”
Renato Aquilone (Noi dei Comitati Milano Zona 8)
Per la cronaca riportiamo le nuove linee di indirizzo:
“Rigenerazione urbana. Procedure e attività amministrative in materia urbanistica ed edilizia, approvate le nuove linee di indirizzo
Approvate dalla Giunta comunale le nuove linee di indirizzo per lo sviluppo delle attività amministrative in materia urbanistica ed edilizia.
Per garantire la prosecuzione coordinata e uniforme dell’attività istruttoria degli interventi, in attesa dell’adozione della variante generale al Piano di Governo del Territorio che disciplinerà la materia e che si trova in fase di elaborazione, l’Amministrazione ha definito più specificatamente le condizioni per l’utilizzo delle varie modalità operative.
In particolare, viene stabilito il ricorso al Piano attuativo per gli interventi che prevedono il superamento dei 25 metri di altezza o una densità fondiaria superiore ai 3 mc/mq, e comunque nei casi di discostamento dalle norme morfologiche del PGT. Qualora la superficie territoriale sia superiore ai 20mila mq, dovrà essere reperita una dotazione in aree pari ad almeno il 50% della stessa.
Nel caso in cui gli stessi interventi siano in attuazione delle norme morfologiche dei Nuclei di antica formazione o dei Tessuti urbani compatti a cortina (parti della città con caratteri di omogeneità ed uniformità), si potrà comunque procedere con Permesso di costruire convenzionato.
Negli altri casi si potrà intervenire con titolo diretto. Tuttavia, se previsto un cambio di destinazione d’uso urbanisticamente rilevante, l’Amministrazione dovrà valutare la modalità più idonea per il conferimento delle dotazioni territoriali dovute (misure di compensazione, come servizi, infrastrutture, attrezzature) e se debbano essere reperite mediante cessione, asservimento di aree o loro monetizzazione. “