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Giocare col fuoco: islamismo e sinistra in Municipio 2

Milano

Una premessa, qui non si parla di Islam come fede religiosa. Quella è protetta, a ragione, dalla Costituzione. Ma nell’Islam non c’è solo la fede, c’è anche la politica. E l’islamismo (la branca politica) è invece ampiamente criticabile. Così come lo è chi, da sinistra, per mezza manciata di voti o, peggio ancora, per cieca ideologia, lo rincorre. Lo spunto di cronaca ce lo dà la presentazione di un libro, scritto dal terrorista Yahya Sinwar. Il mandante del 7 ottobre. Il macellaio immorale di donne e bambini. L’assassino brutale di giovani che ballavano liberi nel deserto. Il sequestratore di donne e bambini, strangolati nei sordidi tunnel costruiti coi soldi che avrebbero dovuto sfamare i poveri e gli innocenti.

Ecco, questo individuo ha scritto un libro. Qualcuno lo potrebbe chiamare il Mein Kampf palestinese. Chi lo facesse sbaglierebbe la contestualizzazione, ma non il giudizio morale. Ecco, questo libro è stato presentato a Villa FINZI, dono di una famiglia di origini ebraiche fatto alla città. Questione di stile, questione di opportunità. Insomma, questioni politiche che avrebbero dovuto suggerire al Municipio 2 un minimo di buon gusto. Bastava prendere spunto dal Municipio 3, che, sul tema Palestina, si è limitato proiettare il film “No other land”. Un film da premio Oscar, che io non condivido, ma che ha ben altri toni. Una scelta che mostra da che parte stia la sinistra del Municipio più rosè di Milano, senza pendere dalle labbra di un terrorista.

In Municipio 2, peraltro, esistevano ragioni molto concrete per non dare adito a strumentalizzazioni. Tra via Padova e Sesto San Giovanni i problemi di integrazione di alcune realtà sono ben visibili. Le donne in Niqab, il velo integrale, veletta che copre totalmente il volto inclusa, si vedono con frequenza allarmante. Non è una osservazione riportata: io le vedo settimanalmente. Le moschee abusive crescono. E come episodi di cronaca di questi anni confermano, esiste un legame molto forte con le realtà più estremiste di Sesto San Giovanni. In questo contesto era proprio necessario far fare a Villa FINZI questo incontro?

Rilancio: era così necessario, vicino all’80simo anniversario della Liberazione, consentire un parallelo del genere tra la vita e le azioni di Sinwar e il termine “Resistenza”? A me pare una operazione molto pericolosa. Perché se anche il 7 ottobre è resistenza, allora vale un po’ tutto. Verrebbe da chiedere dove sia l’ANPI, che il 25 aprile 1945 stava con la Brigata Ebraica e contro il Muftì di Gerusalemme. Ma sarebbe una domanda banale: era in piazza con i nipoti del Muftì pronto a contestare il 25 aprile i reduci della Brigata Ebraica. Di sicuro, come si deduce dalle foto sulla bacheca dell’Assessore al Verde Costa del Municipio 2, la sinistra che quella presentazione non ha evitato, era a fianco di striscioni che dichiaravano amore eterno ad Hamas.

E questo chiude il cerchio. Ormai sostenere movimenti terroristi è totalmente sdoganato. Intanto nel vicino Municipio 3 stasera si voterà, probabilmente, per vietare i banchetti all’estrema destra. Perché 80 anni dopo il pericolo per qualcuno è il fascismo. Mica Hamas e i suoi tagliagole.

Si riporta, con identica evidenza dell’articolo iniziale, la smentita pervenutaci come commento (la trovate sotto):

Il Municipio 2 e il Presidente Simone Locatelli sono totalmente estranei all’iniziativa. Il Municipio, infatti, non ha messo a disposizione spazi municipali, non ha concesso il patrocinio e non essendo preventivamente a conoscenza dell’evento non lo ha né autorizzato né promosso. In aggiunta, desideriamo precisare che la presentazione del libro citato, al contrario di quanto erroneamente scritto, si è svolta in piazza Martiri, come riporta la locandina, e non all’interno del Parco Finzi.
Simone Locatelli – Presidente Municipio 2

Caro Lettore, prendo atto della smentita del Presidente di Municipio, che accolgo con evidente sollievo. Le nostre fonti, in ogni caso, ci hanno riportato ciò che è apparso anche sul quotidiano Libero. Con questo nulla intendo togliere alla smentita, ma credo sia importante per inquadrare da dove viene il commento da me scritto. (NdA)

Si riporta, con identica evidenza dell’articolo iniziale, la smentita pervenutaci come commento (la trovate sotto):

“Per aver partecipato al violento corteo pro-Palestina, di avere eventualmente contribuito al permesso per la presentazione del libro di Sinwar sulla Palestina al Parco di Villa Finzi, e che lo stesso sia un indizio di affinità da parte mia con le frange estremiste del movimento Pro Palestina, di aver pubblicato diverse foto, tra cui la foto di alcune donne che reggono uno striscione con il simbolo del triangolo rosso di Hamas, con la scritta “non finirò di amarti mai”.

Ho partecipato al corteo nazionale per la pace in Palestina, con il mio partito Europa Verde (sono uno dei 5 coordinatori milanesi) e con Alleanza Verdi e Sinistra che hanno aderito alla manifestazione, devo dire che la mia decisione di partecipare è nata anche perché a differenza di altre volte, la stessa manifestazione aveva carattere nazionale e non era Pro-Hamas, ma chiedeva la fine del conflitto e del genocidio nei confronti del popolo palestinese, non ho nessun problema a condannare gli atti vandalici da parte di alcuni gruppi isolati del corteo, parliamo di poche decine di persone, a fronte di una manifestazione di almeno 15.000 persone.

Sul caso della presentazione del libro di Sinwar che il vostro articolo vede come indizio di una presunta vicinanza ai gruppi estremisti, so per certo che come Municipio 2 non abbiamo dato nessun patrocinio e appoggio all’iniziativa e non siamo stati messi al corrente, se io lo fossi stato non avrei partecipato a questa presentazione del libro di Sinwar tenutasi in Piazza Piccoli Martiri e non nel Parco di Villa Finzi (lo si legge ne volantino da voi pubblicato).

Vengo citato per aver pubblicato una foto, che per me rappresenta uno striscione con 4 donne che lo reggono (le quali non sembrerebbero a nessuno delle estremiste) con il triangolo della bandiera palestinese una scritta in alto color nero e in basso verde, quindi per me a rappresentare i colori della Palestina. Anche perché il simbolo usato da una brigata di Hamas, su questo ci si può documentare, è un triangolo rosso con la punta in giù.

Ultima cosa chi mi conosce lo sa, che non ho esitato a condannare quanto successo il 7 ottobre 2023 in Israele, quell’atto è stato un atto barbaro e un crimine di guerra ai danni del popolo israeliano da parte di Hamas (sono stati uccise 1200 persone e 250 prese in ostaggio). Ritengo allo stesso tempo che quanto fatto da Israele da quel giorno sia stata una reazione sproporzionata, che ha ucciso oltre 50.000 persone, molti dei quali civili in particolare donne e bambini, cancellando la striscia di Gaza attraverso lo sfollamento di milioni di persone e la distruzione di case, edifici, scuole e ospedali, quello che sta accadendo è un vero e proprio genocidio cosi viene definito in un rapporto da Amnesty International. Ho molti amici ebrei e musulmani, e quando con loro mi è capitato di discutere di questi argomenti ho sempre detto che ciò che auspico per il futuro è la nascita di due stati, uno israeliano e l’altro palestinese governato da leader saggi capaci di far vivere in quei luoghi oggi di sofferenza, le future generazioni in pace per sempre.

Vi ringrazio per l’attenzione e spero in futuro magari di essere contattato prima di un eventuale articolo così da potervi chiarire le mie posizioni su un tema così delicato.

Stefano Costa – Coordinamento di Europa Verde – Verdi Milano
Assessore all’Ambiente del Municipio 2

Gentile Assessore, senza nulla togliere nemmeno alla sua smentita, reitero che questo è un pezzo di commento uscito un giorno dopo la notizia pubblicata su Libero. Era quello l’articolo da smentire. In ogni caso, come suo diritto, abbiamo riportato la sua smentita.

4 thoughts on “Giocare col fuoco: islamismo e sinistra in Municipio 2

  1. Con riferimento all’articolo “Giocare col fuoco: islamismo e sinistra in Municipio 2“, pubblicato oggi 15 aprile aprile, si chiede di voler rettificare quanto erroneamente riportato. Il Municipio 2 e il Presidente Simone Locatelli sono totalmente estranei all’iniziativa. Il Municipio, infatti, non ha messo a disposizione spazi municipali, non ha concesso il patrocinio e non essendo preventivamente a conoscenza dell’evento non lo ha né autorizzato né promosso. In aggiunta, desideriamo precisare che la presentazione del libro citato, al contrario di quanto erroneamente scritto, si è svolta in piazza Martiri, come riporta la locandina, e non all’interno del Parco Finzi.
    Simone Locatelli – Presidente Municipio 2

    1. Abbiamo provveduto a pubblicare, mettendola in risalto maggiore rispetto al resto dell’articolo, la smentita.

      1. Buongiorno, vi scrivo in riferimento al vostro articolo “II libro del leader di Hamas presentato nel parco intitolato alla benefattrice ebrea“, pubblicato questo lunedì 14 aprile, vi chiedo di voler pubblicare la mia replica, nello stesso vengo citato più volte: per aver partecipato al violento corteo pro-Palestina, di avere eventualmente contribuito al permesso per la presentazione del libro di Sinwar sulla Palestina al Parco di Villa Finzi, e che lo stesso sia un indizio di affinità da parte mia con le frange estremiste del movimento Pro Palestina, di aver pubblicato diverse foto, tra cui la foto di alcune donne che reggono uno striscione con il simbolo del triangolo rosso di Hamas, con la scritta “non finirò di amarti mai”.

        Ho partecipato al corteo nazionale per la pace in Palestina, con il mio partito Europa Verde (sono uno dei 5 coordinatori milanesi) e con Alleanza Verdi e Sinistra che hanno aderito alla manifestazione, devo dire che la mia decisione di partecipare è nata anche perché a differenza di altre volte, la stessa manifestazione aveva carattere nazionale e non era Pro-Hamas, ma chiedeva la fine del conflitto e del genocidio nei confronti del popolo palestinese, non ho nessun problema a condannare gli atti vandalici da parte di alcuni gruppi isolati del corteo, parliamo di poche decine di persone, a fronte di una manifestazione di almeno 15.000 persone.

        Sul caso della presentazione del libro di Sinwar che il vostro articolo vede come indizio di una presunta vicinanza ai gruppi estremisti, so per certo che come Municipio 2 non abbiamo dato nessun patrocinio e appoggio all’iniziativa e non siamo stati messi al corrente, se io lo fossi stato non avrei partecipato a questa presentazione del libro di Sinwar tenutasi in Piazza Piccoli Martiri e non nel Parco di Villa Finzi (lo si legge ne volantino da voi pubblicato).

        Vengo citato per aver pubblicato una foto, che per me rappresenta uno striscione con 4 donne che lo reggono (le quali non sembrerebbero a nessuno delle estremiste) con il triangolo della bandiera palestinese una scritta in alto color nero e in basso verde, quindi per me a rappresentare i colori della Palestina. Anche perché il simbolo usato da una brigata di Hamas, su questo ci si può documentare, è un triangolo rosso con la punta in giù.

        Ultima cosa chi mi conosce lo sa, che non ho esitato a condannare quanto successo il 7 ottobre 2023 in Israele, quell’atto è stato un atto barbaro e un crimine di guerra ai danni del popolo israeliano da parte di Hamas (sono stati uccise 1200 persone e 250 prese in ostaggio). Ritengo allo stesso tempo che quanto fatto da Israele da quel giorno sia stata una reazione sproporzionata, che ha ucciso oltre 50.000 persone, molti dei quali civili in particolare donne e bambini, cancellando la striscia di Gaza attraverso lo sfollamento di milioni di persone e la distruzione di case, edifici, scuole e ospedali, quello che sta accadendo è un vero e proprio genocidio cosi viene definito in un rapporto da Amnesty International. Ho molti amici ebrei e musulmani, e quando con loro mi è capitato di discutere di questi argomenti ho sempre detto che ciò che auspico per il futuro è la nascita di due stati, uno israeliano e l’altro palestinese governato da leader saggi capaci di far vivere in quei luoghi oggi di sofferenza, le future generazioni in pace per sempre.

        Vi ringrazio per l’attenzione e spero in futuro magari di essere contattato prima di un eventuale articolo così da potervi chiarire le mie posizioni su un tema così delicato.

        Stefano Costa – Coordinamento di Europa Verde – Verdi Milano
        Assessore all’Ambiente del Municipio 2

        Inviata a Libero in data 15-4-2025

        1. Abbiamo provveduto a pubblicare, mettendola in risalto maggiore (e in uguale evidenza in riferimento a quella del Presidente Locatelli) rispetto al resto dell’articolo, la smentita.

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