Buongiorno ai lettori! E’ arrivata ieri sera la conclusione di Euro2024, con vincitori non scontati ma certamente più accreditati rispetto a tutti gli altri in gara: questi spagnoli hanno confermato di essere attualmente la squadra che esprime il calcio migliore in Europa, a livello di nazionali, e questi suoi risultati parlano molto chiaro. Sette partite, sette vittorie, nessuno finora c’era riuscito, ed ai risultati aggiunge altri primati, come il più giovane esordiente in un torneo continentale, come quel Lamine Yamal appena diciassettenne, che si è preso il palcoscenico con la personalità di un veterano, la qualità di un campione e l’entusiasmo della gioventù.
Era una partita che anche l’Inghilterra aspettava, credendoci, per tentare di sfatare quella sorta di dannazione che l’ha condannata anche questa volta in una finale , come già altre precedenti. Ci ha provato, è andata sotto ad inizio ripresa dopo un primo tempo terminato in parità, senza reti, ma con predominio territoriale e possesso palla spagnolo secondo previsioni.
Il gol che ha sbloccato la partita è arrivato dopo appena un minuto o poco più della ripresa, con palla che viaggia da Carvajal a Yamal, che inventa l’assist perfetto per Nico Williams sul secondo palo, e col mancino batte Pickford. Azione da manuale, inglesi in ginocchio, ma non arrendevoli nonostante altri rischi con Nico Williams, Morata e Dani Olmo che mettono ancora i brividi alla difesa inglese. Tenta Bellingham al 64’di svegliare i suoi, quando si gira benissimo al limite e calcia col mancino una sassata, fuori di poco. Due minuti dopo, però, ancora quel folletto di Yamal che mette a dura prova le coronarie dei bianchi della regina, ma Pickford riesce a respingere il pericolo. Al 73′ invece il popolo inglese torna ad esultare, con il nuovo entrato Palmer (al posto nientemeno che di capitan Kane!), con una grande azione in ripartenza: palla a destra, sponda indietro di Bellingham, per Palmer che piazza il mancino da fuori. Simon battuto, tutto da rifare per i rossi di Spagna che ci riprovano immediatamente, ancora con Yamal che da dentro area batte di piatto, centrale, ma Pickford para.
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Arriva all’86’ l’azione spagnola decisiva, con cross da sinistra di Cucurella e tap-in in mezzo di Oyarzabal, che anticipa tutti e insacca il gol che vale la coppa. Ultimi minuti con un brivido finale, perché la Spagna si salva dai supplementari con un po’ di fortuna e tanta bravura, quando al 90′ prima Unai Simon salva sul colpo di testa di Stones, poi interviene Toney, ma Olmo in extremis salva tutto sulla linea.
4 minuti di recupero, ma i giochi sono fatti e la nazionale spagnola alza meritatamente la coppa dei campioni d’Europa, in terra tedesca dove invece la squadra di casa confidava in miglior fortuna, magari sottoforma di una diversa valutazione di quel vistoso tocco di mano di Cucurella in area, che aveva fatto gridare un po’ allo scandalo per quel possibile calcio di rigore non concesso.
Ma sarebbe ingiusto non riconoscere ai vincitori il merito di aver mostrato all’Europa un calcio moderno, se non perfetto molto più vicino alla perfezione di quello praticato dalle avversarie, non certo ultima l’Italia. Quindi, onore ai vinti, ma davvero complimenti ai vincitori!
