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Sala afferma “Non esiste superiorità morale”, ma…

Milano

Le notizie sono talmente esplosive che la tante volte supposta superiorità morale della sinistra si è fermata a Bari e Torino e le cause di un blocco così significativo, sono molte e tutte e rappresentano, se fossero verificate, il peggio del fare politica. Ma la superiorità dem, a ben guardare, aveva già subito un tonfo a Bruxelles, con l’affaire “Qatargate”. Si parlava di valigette traboccanti di soldi per fare gli interessi degli emiri: a Roma, nel quartier generale del Nazareno, ma un silenzio “Progressista” aveva tacitato l’evento. Ma i fatti rimangono per sentenziare che una superiorità morale dei dem non esiste e non è mai esistita.

Meraviglia che il sindaco Giuseppe Sala, rappresentante del progressismo metropolitano, abbia invitato i colleghi a scendere dal convoglio. «Da uomo di sinistra», ha detto in un’intervista a Repubblica, «non ritengo che la mia parte politica possa vantare una superiorità morale. In ogni caso», ha aggiunto Sala, «gli elettori non riconoscono da tempo questo presunto primato. Quindi cerchiamo invece di dimostrare che possiamo essere più capaci della destra nel gestire le sfide di un mondo che cambia e che non si può affrontare a colpi di conservatorismo».

Parole, sempre parole se nei fatti la parola io è la più usata, se impone le sue visioni senza ascolto, se proclama di essere il solo che sa fare, se continua a favorire e premiare i centri sociali, se considera la gestione di Milano solo in favore dei privilegiati ricchi, se appoggia i cosiddetti intellettuali di sinistra, se ritiene che idee e progetti nascano solo nella cerchia radical chic.

La convinzione di appartenere agli eletti è dura a morire.

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