Che stia cadendo il governo, il mondo o direttamente il cosmo al compagno Beppe Sala non potrebbe fregare di meno. In bici prima dell’alba e via a pedalare, lui si rilassa solo così. Ce ne parla Franco Vassallo, che avrebbe alcuni suggerimenti alternativi su come impiegare un afoso fine settimana milanese:
“Beppe e i 15 compagni ciclisti sono un bellissimo spettacolo. Deve rilassarsi lui, dopotutto una lunga settimana senza risolvere i problemi di Milano rischia di lasciare degli strascichi se non adeguatamente ammortizzata in sella. Però, qualora il Sindaco dovesse decidere che il momento non è dei migliori per pedalare avrei tre idee alternative per una due giorni molto milanese:
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Grande Slalom del degrado in centro: cento punti se riesci a fare una intera serata senza essere molestato, mille se riesci a fare una passeggiata nel salotto di Milano senza incontrare alcuna situazione imbarazzante, dalla spazzatura ai ratti, passando alle risse e ai senzatetto che ovunque chiedono l’elemosina. È un’avventura da farsi a qualsiasi ora, ma se si vuole sopravvivere alle temperature che migliaia di milanesi affrontano ogni giorni, è consigliato di mettercisi solo dopo il tramonto. Questo, ovviamente, salvo non si voglia capire cosa sia DAVVERO l’afa, altroché il caldo che lamenta Beppe il ciclista mentre pedala su per i monti.
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Tour delle cantine di MM: un grande classico, nel SUO patrimonio immobiliare si potrebbero esplorare soffitte e locali interrati per provare l’ebbrezza che le trentamila famiglie sue inquiline vivono ogni giorno quando devono buttare l’immondizia. Tra larve, odori atroci, inquilini (sì, intendo davvero gente che occupa le cantine a scopo abitativo) e rischi tra i più vari, si tratta di una avventura indimenticabile. O almeno così speriamo, visto che se non se ne dovesse dimenticare avremmo la speranza che potrebbe persino pensare a come risolvere il problema.
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Safari nel deserto del “verde” pubblico: Milano sorge su addirittura due falde. È, dunque, praticamente impossibile finisca l’acqua. Per riuscirci ci voleva Beppe con il suo ecologismo d’accatto. “La situazione è sotto controllo. L’acquedotto si rifornisce dalla seconda falda, che è un serbatoio d’acqua molto grande, alimentato dal Ticino, dalle Prealpi e dall’Adda”. In realtà, il direttore spiega come la falda sia più che ottima, trovandosi “al livello più alto che si sia mai verificato dagli anni ’70 ad oggi. I prelievi industriali sono diminuiti e negli ultimi 40 anni la falda si sta riportando alla situazione che c’era tra fine ‘800 e inizi del ‘900.
C’è molta acqua, Milano ne ha un surplus perché è nata in mezzo ai fiumi e ai fontanili”. (https://www.nicolaporro.it/milano-e-piena-di-acqua-perche-razionarla-oggi-e-da-pazzi/). Però di tutto questo non importa nulla a Beppe nostro, così il verde sta soffrendo indicibilmente. Ma non è certo un problema! Anzi è una grande opportunità: consente dei comodi safari metropolitani tra le dune. Ideale per gli amanti del deserto e per chi non vede l’ora che le avanguardie di una nuova civiltà ci portino anche un pezzetto di casa tra le Alpi
In caso nessun suggerimento vada bene si potrebbe anche solo optare per smettere di fare l’influencer e dedicarsi, la butto là, a fare il Sindaco.”
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,