Duma vota uscita Russia da Corte europea diritti dell’uomo

Esteri

Il parlamento russo ha votato a favore dell’uscita di Mosca dalla Corte europea dei diritti dell’Uomo dopo oltre 20 anni come membro del Consiglio d’Europa. La Duma ha approvato due disegni due testi, con uno la Russia si sottrae alla giurisdizione della corte e con il secondo si segna il 16 marzo come limite temporale, ovvero oltre quella data nessuna decisione presa dalla corte contro la Russia verrà implementata.

La decisione è un insulto oltraggioso contro i morti e quelli che verranno in questa guerra, esalta principi di arbitrarietà, conferma un potere assoluto autoreferenziale, cancella la dignità dell’uomo,

Nuove durissime parole di Dmitri Medvedev, l’ex presidente russo e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza di Mosca, contro gli occidentali.

 “Mi viene spesso chiesto perché i miei post sono così duri – ha scritto su Telegram – La risposta è che li odio. Sono bastardi e fanatici. Vogliono la morte per la Russia e finché sono vivo, farò di tutto per farli sparire”. Immediate le reazioni dei politici italiani, a partire da Luigi Di Maio. “Gravissime e pericolose affermazioni”, ha scritto il ministro degli Esteri in una nota.

 Kiev: 600 civili torturati nelle cantine di Kherson

“In base alle nostre informazioni, circa 600 persone vengono trattenute in cantine nella regione di Kherson”, dove sono tenute “in condizioni disumane e sono vittime di torture”. A denunciarlo è la rappresentante permanente della presidenza ucraina in Crimea, TamilaTacheva, spiegando che per la maggior parte si tratta di “giornalisti e militanti” che hanno organizzato “manifestazioni pro-Ucraina”.

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