Sala a Berlusconi: io sindaco dei salotti? Da che pulpito, ma la definizione è di Salvini

Milano

AHIAHIAHI Sala, è caduto su una buccia di banana o gli hanno riferito male, ma non è stato Berlusconi ad identificare la sua amministrazione come derivata direttamente e direi esclusivamente da una fascia privilegiata che discute nei salotti. Berlusconi si è limitato a parlare della sua “Attenzione”, per i salotti tra le tante cose dette.

Sala ha dichiarato rivolgendosi a Berlusconi “Io Sindaco dei salotti?  Da che pulpito..Replico solo dicendo da che pulpito. Non credo che Berlusconi abbia mai messo piede in una periferia milanese, adesso sono diventati tutti maestri. Posso accettare critiche e suggerimenti da persone che abitano qui, da Berlusconi direi che proprio non è il caso”.

Ma la dichiarazione incriminata è di Matteo Salvini “A Milano si riparte dalle periferie dimenticate da Palazzo Marino, dai lavori pubblici fermi. C’è una giunta che per troppi mesi si è seduta litigando: manca lo stadio, i nuovi scali ferroviari, un’idea di città, soprattutto manca attenzione alle periferie. Sala è stato il sindaco del salotto e della Galleria, ma Milano sono anche i quartieri di periferia che sono stati dimenticati in questi anni”.

Naturalmente tutti d’accordo con Salvini nel condividere le considerazioni e le intenzioni e, comunque, chiosa  Gianluca Comazzi (F.I) “Il sindaco uscente Giuseppe Sala dovrebbe ritrovare un po’ di umiltà, che forse ha perso dopo cinque anni dentro il Palazzo e mai tra la gente. Trascinare nelle sue polemiche Silvio Berlusconi è ridicolo, anche perché dalle sue parole si capisce che il primo cittadino non sa di cosa parla. Tutti sanno che Silvio Berlusconi, prima di diventare il grande imprenditore e lo statista che è, ha vissuto nella periferia milanese, praticando i più svariati lavori per mettere da parte i primi risparmi. Questa è una delle tante differenze tra Berlusconi e Sala: il primo ha raggiunto grandi traguardi lavorando con umiltà e dedizione, il secondo appartiene a un’élite distante anni luce dalla gente comune. È proprio a causa di questo atteggiamento che la giunta Sala non ha saputo amministrare degnamente la città. Temo che tra pochi mesi, alla prova delle urne, il sindaco avrà una brutta sorpresa”.

Anna Ferrari

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