Pfizer : risarcimento da mezzo milione a 60enne, per farmaco contro Parkinson che produce ipersessualità e ludopatia

Cronaca

E’ di mezzo milione di euro la cifra che Pfizer Italia dovrà versare a titolo di risarcimento  a un 60enne che, dopo aver utilizzato un loro farmaco per il Parkinson, ha sviluppato come effetti collaterali ludopatia e ipersessualità.

Lo ha deciso a Corte d’Appello di Milano, che ha confermato la sentenza di primo grado. Lo ha reso noto lo studio legale Ambrosio & Commodo di Torino, che ha assistito il 60enne, residente in centro Italia.

Nella causa, iniziata nel 2015, i periti hanno confermato gli effetti collaterali del farmaco, il Cabaser, che l’uomo aveva assunto dal 2001 al 2006 effetti che però Pfizer indica nel bugiardino soltanto dal 2007. In quei cinque anni, l’uomo, che prima di allora non aveva mai avuto questo vizio, si era trasformata in un giocatore incallito arrivando a utilizzare 1.802 carte di credito usa e getta per giocare online. Inoltre, era stato costretto a lasciare il lavoro nell’azienda dove lavorava perché aveva sottratto 100mila euro, somma che ora restituirà.

La vittima ha spiegato ai giudici che “I primi sintomi si sono manifestati pochi mesi dopo l’assunzione del farmaco. Ero diventato ipereccitato sul piano sessuale, poi ho incominciato a giocare, credevo di essere impazzito”. “Le conclusioni del tribunale nel marzo scorso, con una sentenza inedita ora confermata in Appello – chiarisce il legale Renato Ambrosio – arrivano dopo due complesse consulenze tecniche cui ha partecipato attivamente anche l’azienda con un proprio esperto, senza però convincere i qualificati periti del giudice”. “L’informativa è mancata e per lungo tempo i bugiardini hanno del tutto omesso tali informazioni vitali”, ha aggiunto l’avvocato Ghibaudo, dello stesso studio legale. “Non abbiamo mai messo in dubbio l’ottima azione sotto il profilo medico riconosciuta anche dal nostro cliente – mette in luce Stefano Bertone, altro avvocato che si è occupato della causa – ma semplicemente il difetto per mancanza di una qualità fondamentale, ovvero l’indicazione in foglietto illustrativo delle reazioni avverse: gli utilizzatori devono conoscerle in anticipo”.

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