Orietta Colacicco: M4, 2 anni di ritardo. Colpa del muro archeologico? Era da prevedere dal 2007. Capitolo 5

Milano

Martedì 23 Marzo Commissione Comunale  Mobilità ed Enti Partecipati. Quando avremo tutta la Metropolitana 4 funzionante è la domanda. Per intenderci sulla intera linea da Linate a San Cristoforo. Quale è il cronoprogramma oggi? Non per niente, residenti e commercianti sono isolati dalle e fra le cesate dal 2016. Molti negozi hanno chiuso ben prima della pandemia. Chi resiste lo fa a fatica e certo vuole  sapere quanto dovrà aspettare, che cosa programmare e come organizzarsi.

Cartello M4 Papiniano

L’Assessore Marco Granelli conferma che a causa del Covid si slitta di 3 mesi per tutte le date precedentemente previste, quindi la mini tratta Linate Forlanini (quella che avrebbe dovuto essere finita prima di Expo) sarà pronta ad Aprile 2021, (con un ritardo

quindi solo di 6 anni), ma si valuterà se aprirla, in funzione delle previsioni di utilizzo, a causa della pandemia. Del resto stiamo parlando di un percorso che attraversa tre stazioni per raggiungere l’aeroporto, ma quanti voleranno? Il tronco sino a Dateo va a Ottobre 2022 e quello sino a San Babila al primo trimestre 2023.  Speriamo sia così, almeno dal centro si potrà raggiungere l’aeroporto.

Le sorprese e i dolori arrivano per la tratta ovest e quella centrale. “Tutta la tratta da San Babila a San Cristoforo (oltre Lorenteggio), dice l’Assessore  – ed è da chiedersi quando le due tratte sono diventate una sola –  va al 2024”. Il mese non si sa! E il ritardo va minimo a due anni, visto che la fine lavori sui cartelli in tratta ovest era Aprile 2022.

La causa, anzi il capro espiatorio è il muro archeologico trovato scavando la stazione in De Amicis. Come mai? Fino a due mesi fa si sapeva che la metropolitana sarebbe stata pronta a fine primavera/estate del 2023, che i treni sarebbero circolati, saltando le fermate Sforza, De Amicis e S. Vittore, le cui stazioni sarebbero state aperte agli inizi del 2024.

Deliberazione del 30 Agosto 2007 – Gazzetta Ufficiale

Cosa che già voleva dire un  anno e mezzo di ritardo. Che è successo?  Il muro è più grande del previsto? E previsto quando?, se di mura romane e resta archeologiche  siparla nel 2014  nelle 119 prescrizioni e 24 raccomandazioni  del Cipe: Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica.

In quell’anno erano lievitate, ma già nel 2007 c’erano ben 50 prescrizioni, raccolte nella deliberazione del 30 agosto pubblicata in Gazzetta Ufficiale. Fra queste quattro dalla 46 alla 50 sono dedicate ai possibili ritrovamenti archeologici del periodo romano, medioevale e moderno, con i saggi archeologici preventivi da programmare e i rapporti con la Soprintendenza da tenere.

Le  firme sono  del Segretario Generale del Cipe  Fabio Gobbo e del Presidente Romano Prodi.

E dal 2007 all’inizio dei lavori nel 2016, che cosa è stato fatto? In nove anni c’era tutto il tempo per controllare, valutare, portare alla luce il muro o magari cambiare percorso.  E invece no, due tratte vanno in ritardo per il muro. Il solo colpevole? Ma no prima della pandemia e prima di trovare il muro c’era già un ritardo di almeno un anno!

Alla prossima…

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