Il lockdown da incubo degli ultimi a Milano
Conte ha escluso più volte che ci sarà un lockdown generalizzato in Italia. Quindi possiamo essere sicuri che ci sarà. E, visti i precedenti, sarà devastante. Molto si è, giustamente, parlato degli effetti che avrà sulle attività produttive. Meno si è parlato di cosa succederà alle fasce più deboli della popolazione. Esempio da manuale le case popolari.
Antefatto: ormai da sei mesi è chiaro che MM non riesce a stare dietro alle manutenzioni straordinarie. Il sospetto è che a breve anche quelle ordinarie andranno in sofferenza. C’è un tema amministrativo, con lo smart working ad intermittenza che allunga i tempi, e un tema di flusso di cassa. Che nemmeno nei tempi migliori era regolare. Ci fa una panoramica del problema il sempre attento Concigliere del Municipio 7 Franco Vassallo, con delega alla casa:
“Dopo il condono degli affitti ai rom e dopo gli aumenti del canone ai regolari, sarebbe il caso che il sindaco si cospargesse il capo di cenere e lasciasse almeno un segno positivo agli inquilini delle case ERP nelle periferie.
Siamo solo all’inizio della seconda ondata della pandemia, sarebbe opportuno che Sala avesse la stessa attenzione per le case MM come l’ha avuto nel volere attivare ad ogni costo l’area B, per poi fare il mea culpa e ripensarci.
È il caso che sollevi la cornetta e si accerti una volta per tutte cosa accade in MM, pensando a tutte quelle persone anziane che rischiano di trascorre un secondo lockdown senza ascensore, senza riscaldamento, senza citofoni e con infiltrazioni in casa.
Come consigliere del centrodestra potrei evitare di dare questi consigli a Sala e aspettare le proteste degli inquilini e cavalcare l’onda, ma lo chiedo proprio per un senso di responsabilità e per la trascuratezza avuta da parte della giunta Sala e in primis da MM, nei confronti degli inquilini.
Invito il sindaco a evitare l’ennesima figuraccia con gli inquilini ed assicurarsi almeno per l’ultima volta che i problemi oramai consolidati da anni, vengano rimossi, anche durante il periodo del lockdown.”
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,
Ottimamente giusta la richiesta da parte di chi si preocupa da sempre dei nostri problemi un inquilino insodisfatto