Sequestrati in casa per colpa della burocrazia di MM

Milano

“Qui in via Nikolajewka, zona Forze Armate, ci siamo abituati” dice sconsolata un’appartenente all’Unione Inquilini “succede davvero spesso: una mattina chiami l’ascensore e non arriva. E sai che ricomincerà il calvario. È dal 3 Luglio che non abbiamo più l’ascensore. Ed è improbabile che lo riparino prima di settembre, per quanto speri di sbagliarmi”.

Inizia così un viaggio all’interno della follia burocratica di MM, che obbliga il consigliere del Municipio 7 Franco Vassallo ad abbandonare i meritati festeggiamenti del compleanno per occuparsi dell’ennesimo problema. Anche perché, in quella torre che MM in teoria dovrebbe gestire, sono attualmente intrappolati anche dei disabili.

“Al sesto piano abita un signore in sedia a rotelle. Che è costretto a farsi dodici rampe di scale sul sedere. A scendere. A salire deve chiamare l’ambulanza. Non si può vivere così. Al decimo piano c’è una ragazza dializzata al ritorno dall’ospedale ha provato a salire a piedi. Ha avuto un grave malore. Sono dovuti intervenire i sanitari” ci racconta sconsolata un’inquilina.

“MM oscilla, come capacità gestionale delle case popolari, tra una ditta a conduzione familiare e un Soviet russo anni 30” dice il consigliere Vassallo, guardando sconsolato la torre. “Sapete cosa non va nell’ascensore? La scheda madre. Bruciata per l’ennesima volta. Un intervento davvero semplice da risolvere. Non stiamo cercando di mandare l’uomo sulla Luna.

Eppure, siccome MM ha finito il budget, si deve riunire un’apposita commissione di esperti. I quali devono discettare della necessità o meno di liberare i cittadini rinchiusi in casa, col caldo e con tutti i problemi che questa cattività comporta. E mentre attendiamo con speranza la riunione dei Saggi di Salamanca i cittadini soffrono.

Ma poi, dico io, cosa ci sarà da discutere? Il pezzo serve. È un fatto. Non piace il prezzo? Direi che è il momento peggiore di discuterne. Pagate e poi impugneremo il contratto di manutenzione, semmai. Invece no. Si deve fare questa manfrina con la gente bloccata in casa. Provate solo a pensare alla spesa dal terzo piano in su. Tre mesi così. Non è degno di un paese civile.

E tutto in un contesto di degrado assoluto, dove non si mettono a posto nemmeno i cancelli: qui è un porto di mare, entra ed esce chi vuole. L’altra sera c’era un signore che si stava pacificamente facendo la doccia, seminudo, in mezzo al cortile. Probabilmente un senza tetto. La polizia non esce nemmeno più. Eppure basterebbe così poco: si dovrebbero solo tirare su i cancelli. Se per una scheda madre di ascensore ci vogliono i Saggi di Salamanca, chissà chi si deve riunire per quattro cancelli. Forse una delle Task Force di Conte”.

È sconsolato, il consigliere Vassallo. E nel fargli gli auguri di buon compleanno, ci auguriamo che a breve i cittadini di via Nikolajewka vengano liberati e possano tornare a vivere normalmente.

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