Quel chiodo fisso delle ciclabili da costruire, da moltiplicare sta diventando per Sala praticamente un’ossessione, mentre le buche, le piccole voragini, le crepe stanno lì a testimoniare l’uso di materiali scadenti, o l’abbandono al destino nella maggioranza dei casi. Ma irrita molto i milanesi se il manto stradale viene ufficialmente ripristinato ma dopo un anno le buche ecc. sono ancora lì.
L’ultimo episodio riguarda viale Ungheria. Dopo le segnalazioni di Emanuela Bossi (Lega) il consigliere Gabriele Abbiati (Lega) scrive sulla sua pagina Facebook “Anche in Muncipio 4, in viale Ungheria nello specifico, i lavori pubblici vengono fatti (dopo aver aspettato anni) frettolosamente e senza attenzione. Nelle due foto si vedono già, dopo solo qualche giorno, delle fessurazioni nell’asfalto che con le piogge e i primi freddi diventeranno voragini. L’assessore del Partito Democratico Granelli avrà intenzione di controllare o continuerà a lasciare andare tutto come viene? Succede sempre più spesso e a Palazzo Marino tutto tace. Io per l’ennesima volta non posso far altro che scrivere, sperando che qualcuno contatti l’azienda affinché vengano eseguiti nuovamente i lavori, questa volta a regola d’arte.” E spiega a Libero che non è un caso unico «In via Imbriani, nel Municipio 9, sono passati otto anni prima che l’amministrazione comunale si decidesse a intervenire come noi della Lega avevamo chiesto. Era successo lo stesso: le traversine avevano ceduto e Palazzo Marino ha preferito metterci una toppa con lavori lampo, salvo il fatto che dopo un mese il problema si riproponeva. Dal 2012 a oggi ci sono stati almeno tre interventi tampone, per fortuna quest’anno han deciso di metterci mano seriamente». «E poi c’è via Plinio, a Porta Venezia: l’incrocio dei tram è un dissesto unico. Non si può continuare a chiamare il Nuir (Nucleo intervento rapido, ndr), serve un piano strutturale». Una storia che sembra non avere mai fine.