E’ del 2,1% (rispetto all’2,5% di giovedì) il rapporto tra nuovi casi positivi al coronavirus e tamponi processati ieri in Lombardia. Ieri i contagiati di coronavirus in Lombardia erano 19.389, meno 471 da giovedì. I nuovi casi positivi sono stati 402 su 19.389 tamponi eseguiti, giovedì erano 84 su 3.410 tamponi analizzati. I decessi ieri sono stati 21, in tutto 16.222 da inizio pandemia. I nuovi guariti/dimessi da giovedì sono stati 752 e 120 invece le persone ricoverate in terapia intensiva, in netta diminuzione rispetto a giovedì (-6), 2.954 i pazienti in terapia non intensiva (-5). Da inizio pandemia hanno contratto il virus 89.928 cittadini lombardi e sono stati eseguiti 800.276 tamponi. Lo comunica Regione Lombardia.
Ieri sono stati 99 a Milano e provincia, di cui 52 a Milano citta’, i nuovi casi di positivi al coronavirus. I dati sono risultati in crescita rispetto a giovedì quando i nuovi contagi in tutta la provincia erano 31, di cui 16 in città.
“Il rafforzamento della rete dei laboratori regionali, fino a una capacita’ quotidiana di 22.000 unita’, consente la processazione in tempi molto piu’ rapidi dei tamponi effettuati ai cittadini indicati da medici di base alle ATS nell’ambito del piano di sorveglianza capillare avviato l’11 maggio scorso. La quota giornaliera dei tamponi effettivamente processati dipende invece dalle segnalazioni provenienti dal territorio e dalle richieste degli ospedali”. Lo spiega l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. “Il sistema di sorveglianza sul territorio – prosegue Gallera – ha finora generato da parte dei Medici di Medicina Generale 9.178 segnalazioni (complessivi al 3 giugno) di cittadini con sintomatologia simil influenzale oppure con una temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi rilevata sui luoghi di lavoro. Nella prima settimana (11/17 maggio) le segnalazioni sono state 2.772, nel corso della seconda (dal 18 al 24 maggio) 3.160 e nella terza (25/31 maggio) 2.545”. “Tutte queste richieste – prosegue Gallera – sono state prese in carico dalle ATS di riferimento; nell’80% dei casi e’ stato gia’ eseguito il tampone e per gli altri, piu’ recenti, e’ stato prenotato. Gli esiti di tamponi effettuati hanno riscontrato una positivita’ del 9%”. “A queste segnalazioni territoriali si aggiunge la richiesta di processazione dei tamponi – continua l’assessore – effettuati negli ospedali a fronte delle chiamate di emergenza, in calo costante per gli eventi respiratori, oppure per i cittadini in fase di ricovero”. Le strutture sanitarie regionali stanno altresi’ rafforzando la presa in carico e la processazione attraverso il test sierologico delle segnalazioni avvenute prima dell’11 maggio per i cittadini (e relativi contatti) che avevano una sintomatologia ‘similcovid’. “L’oscillazione giornaliera del numero dei tamponi processati, con un picco minimo nella giornata di ieri, dipende del calo delle richieste nel corso del week end precedente collegato alla festivita’ del 2 giugno, nel contesto di un progressivo calo degli accessi negli ospedali e di riduzione della diffusione della pandemia”. Ospedale: cittadini che ricorrono al servizio dell’emergenza urgenza con sintomi dichiarati; cittadini in fase di ricovero per attivita’ ospedaliere programmate; pazienti e operatori con sintomatologia; pazienti guariti clinicamente in attesa di verifica della negativizzazione.
Territorio: cittadini e loro contatti con sintomi simil influenzali e/o con temperatura corporea superiore ai 37,5 con segnalazione all’ATS da parte del Medico di Base o del datore di lavoro; cittadini con esito positivo al test sierologico. “Regione Lombardia ha effettuato 173.659 test sierologici – aggiunge Gallera – per l’individuazione di anticorpi neutralizzanti a 78.838 cittadini, in base alle segnalazioni delle ATS e dei MMG, e a 94.821 operatori. Gli esiti di queste analisi hanno individuato 24.218 cittadini (30,8%) e 12.069 operatori (12,7%) positivi, ai quali e’ stato effettuato o gia’ prenotato il tampone di verifica. L’8 per cento dei cittadini in quarantena positivi al sierologico lo e’ anche al successivo test molecolare. Una percentuale che scende all’1 per cento per gli operatori sanitari”. “E’ stata inoltre avviata in questi giorni – conclude l’assessore – la campagna di screening sierologici agli operatori delle forze dell’ordine, in base ad un programma specifico elaborato dalle ATS insieme alle Prefetture di riferimento”.
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