Caro Centrodestra che ti dibatti nelle umane miserie, elettori sporchi di realtà, con la fatica in mano, spesso diseredati e stanchi, per cui non c’è spazio se non nei sogni di un futuro molto lontano. Forse. La sinistra, ha ribadito Pisapia, senza Centro, è vincente, basta un buon marketing e un portavoce di prestigio. E’ sufficiente a Sala scrivere una lettera di fine anno ai dipendenti, per essere protagonista del fare e del fare bene. Voi nullità che ancora vi lamentate di un degrado ambientale da far paura, non rincorrete chi interpreta il vostro disagio, la Milano dei record è bella, aperta, sicura. “«Continua la richiesta di un maggior controllo del nostro territorio, ma queste ansie non si specchiano nelle statistiche che segnalano una continua decrescita di delitti e di reati. Sono il segno di un disagio che non può essere allietato con muri, ruspe e ronde di vario genere bensì con la costruzione di nuovi modelli sociali che si basano prima di tutto sul diritto alla casa, all’educazione, alla sanità e al lavoro». E basta la parola del Sindaco. Cancellati in un attimo gli stupri, i furti, lo spaccio, l’abusivismo a gògò. Suvvia, i giornali notificano aggressioni e violenza? Non date retta, ve lo dice Sala di stare tranquilli. Perché là nei salotti “buoni” si fa alta finanza, alto commercio: prospettive a cui voi non siete stati invitati. Ma soprattutto chiede di «diffidare sempre di tutti gli eroi di un solo giorno che continuano a rappresentare la soluzione dei problemi di oggi con semplici formulette. Non esiste alcuna bacchetta magica che in un attimo crei mondi nuovi sicuri, giusti ed equi». Avete capito? Voi che vi affidate a formulette miracolose, piantatela di sognare ordine urbano, viabilità regolata, manutenzione delle strade, riqualificazione delle periferie, case di edilizia popolare per i non abbienti, regolamentazione dei flussi migratori, sgomberi dei centri sociali, eliminazione del commercio abusivo ecc. Le “formulette”, uomini che sanno fare un piano, non servono. Ipse dixit.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano