I cittadini che vivono sulla propria pelle la mancanza di sicurezza, denunciano, inascoltati

Milano

In questo gioco di visioni futuribili, di ideologie stantie, il presente è la noia, la disattenzione, il distacco. E naturalmente il riferimento è a questa amministrazione che vanta idee innovative, prefigura bellezza, ma mai come in questo periodo l’uomo qualunque si scontra ogni giorno con difficoltà e ostacoli facilmente risolvibili, ma dimenticati. Nasce quell’”osserva e fai da te” che si incanala nelle attività dei comitati che amerebbero una Milano diversa. Il quotidiano riserva nei vari siti dedicati, denunce per opere malfatte, per degrado diffuso, per criticità che denotano incuria. Ad esempio riporta Il Giorno «Il viale (Fulvio Testi)  è pericoloso: non si contano gli incidenti, soprattutto in tre incroci `maledetti’. Ne vediamo almeno uno a settimana — spiegano i genitori —. Molti dei nostri figli, tra gli 11 e i 13 anni, vanno a scuola da soli, a piedi o in bicicletta, e noi vorremmo più sicurezza in questi punti. Si riuscirà a ottenerla per il prossimo anno scolastico?». I tre incroci segnalati sono Testi-Esperia-Rodi, Testi-Santa Monica-Santa Marcellina e Testi-Asturie-La Farina, quello più vicino alla scuola…Pensiamo che l’autovelox sarebbe più efficace in questo tratto più periferico piuttosto che nel punto attuale, verso piazzale Istria. Ma anche dei tabelloni luminosi” E il sito “Piste ciclabili fantastiche e dove trovarle” lamenta

“Riproponiamo la pista ciclabile di Via Monte Rosa, Milano, una delle peggiori ed inutilizzate, benchè di recente costruzione.

Passa troppo radente alle uscite della metro e dei negozi (vedi Esselunga), le curve sono troppo strette e ravvicinate, il fondo è dissestato, inoltre all’altezza del civico 47 la pista è invasa dal fiorista.
Riportiamo anche la riflessione dell’autore:

“Paradossalmente le chicane (le curve in rapida successione che servono a rallentare la velocità dei veicoli) le hanno fatte sulla pista ciclabile anzichè sulla strada, dove le macchine vanno velocissime perchè tutta in rettilineo. Quindi i ciclisti sono costretti ad andare sempre piano a causa delle curve e dell’asfalto in cattive condizioni, invece le automobili possono sfrecciare a mille – e ce ne sono di incidenti su quella strada”

Due esempi significativi e neppure la “condivisione” dei cestini “creativi” decorati con le macrofotografie adesive applicate (lampadine, vetri, mestoli o spaghetti dai colori fluo) nel quartiere NoLo potrebbero dare sicurezza.

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