La Polizia di Stato ha arrestato un uomo,G.C.M.J., cittadino peruviano di 25 anni, per maltrattamenti in famiglia aidanni della compagna a Rho. Alle prime ore dell’alba di oggi, gli agenti del Commissariato diRho-Perosono intervenuti in Piazza San Vittore. La donna, sua compagna divita da molti anni, è una cittadina italiana di 22 anni che i poliziottihanno trovato riversa a terra insieme al suo bambino in lacrime edimmediatamente soccorsi. Sul posto viene fatta giungere un’ambulanza chetrasporta i due in ospedale. Alla giovane donna vengono diagnosticati 25giorni di prognosi per tumefazioni al volto ed al corpo, al piccolo, diappena un anno, 10 giorni di prognosi per il viso tumefatto dal pugnoricevuto dal padre. Entrambi restano tuttora ricoverati in ospedale. La donna ha raccontato agli agenti di Rho che ha subito violenze di questogenere da molto tempo, ma per paura di ritorsioni gravi nei suoi confronti esoprattutto del figlio piccolissimo, non ha denunciato mai nulla. Ha subitoviolenze e persecuzioni varie anche in gravidanza col rischio di perdere ilbambino. A luglio 2017, la donna, pur non denunciando mai il compagno, ha trovato laforza per allontanarsi dalla loro abitazione e trasferirsi dalla madre.Successivamente si è lasciata convincere dall’uomo, un pò perché a luilegata affettivamente sia perché lo stesso le dice che sarebbe cambiato edè ritornata così nella stessa casa. Sin da subito sono ricominciati gli insulti, le minacce di portarle via ilbambino e non farglielo più vedere e poi schiaffi, pugni e calci in ogni momento di nervosismo. Stamane all’alba l’ennesima aggressione. L’uomo era stato tutta la nottefuori e non era in stato di ebbrezza, anzi lucido. Alla sola domanda di dove avesse trascorso la notte, l’uomo ha iniziato a colpirla conpugni e calci. La giovane donna è caduta per terra, ma il suo pensiero ècorso al figlio che nel frattempo si è svegliato dalle urla del padre. Hatemuto per la sua incolumità, preso in braccio in lacrime ed ha cercato a diproteggerlo. L’uomo l’ha afferrata al collo, immobilizzata al muro econtestualmente con l’altra mano l’ha colpita con pugni e schiaffi ed ancoracalci, nella furia ha colpito con un pugno al volto anche il piccolo che ladonna ha in braccio. A questo punto la giovane si è rialzata, ha preso ilcellulare e contattata la sorella per chiedere aiuto. Quest’ultima chiama laPolizia di Stato che in pochissimo tempo giunge sul posto. Alla presenza dei poliziotti l’uomo è apparso completamente disinteressatoai lamenti della compagna ed al pianto del bambino. È stato associato pressola Casa Circondariale di San Vittore.
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