Milano 24 Marzo – C’è un’Italia che eccelle a livello mondiale per la formazione universitaria, in particolare Milano, con il Politecnico e la Bocconi ai vertici rispettivamente per arte e design e business e management: è quanto certifica la sesta edizione dei QS World University Rankings per materie (on line www.TopUniversities.com) che analizza 42 discipline.
Harvard e il Mit dominano a livello internazionale, primeggiando in 24 discipline e ottenendo il primo posto in dodici discipline ciascuna. Il risultato più alto raggiunto dall’Italia è il decimo posto, guadagnato dai due atenei milanesi che ottengono anche altri buoni piazzamenti.
Nei piani alti della classifica Qs anche altri atenei italiani, come La Sapienza (15/ma al mondo per archeologia), mentre l’università di Bologna Alma Mater è la più rappresentata, classificandosi in 33 discipline. Ottengono piazzamenti tra le prime 50 al mondo anche il Politecnico di Torino, l’università degli Studi di Milano, e l’European University Institute di Fiesole. In totale sono stati classificati 34 atenei italiani.
Per realizzare la classifica sono stati interpellati 76.798 accademici e 44.426 datori di lavoro per esprimere la loro opinione su quali siano i migliori atenei in 42 discipline e sono state analizzati 28.5 milioni di working paper di ricerca e più di 113 milioni di citazioni tratte dal database bibliometrico di Scopus/Elsevier.
Il risultato più alto raggiunto dall’Italia è il decimo posto, guadagnato da Politecnico di Milano per Arte & Design e dalla Bocconi, decima al mondo per Studi in Business & Management. La Bocconi è anche 17esima per Economia e 28esima per Contabilità & Finanza. Il Politecnico di Milano si posiziona inoltre al 14esimo posto in Ingegneria Civile, al 15esimo posto in Architettura e al 18esimo in Ingegneria Meccanica. Inoltre ottiene altri due piazzamenti tra le Top 50 in Ingegneria Elettronica (43esimo) e Scienza Computazionale (48esimo) oltre ad altri sette piazzamenti nel ranking.
La Sapienza di Roma si classifica in 31 delle 42 discipline, ottenendo il miglior risultato in Archeologia (15esima al mondo) e in Fisica e Astronomia (32esimo). Bologna Alma Mater è la più rappresentata, classificandosi in 33 discipline su 42. Il miglior risultato è il 36esimo posto in Archeologia seguito dal 48esimo posto in Veterinaria.
Tra le altre università italiane che ottengono piazzamenti tra le prime 50 al mondo ci sono anche il Politecnico di Torino, 37esimo per Ingegneria Civile, 40esimo per Ingegneria Elettronica e 50esimo per Architettura. L’università degli Studi di Milano è 47esima per Veterinaria mentre L’European University Institute, è 44esimo per Scienze Politiche & Studi Internazionali.
QS ha classificato in totale 34 atenei italiani in questa classifica per discipline: sono 261 i piazzamenti occupati dai dipartimenti, in aumento rispetto ai 246 del 2015. Sette Università italiane sono presenti nelle classifiche delle nuove sei discipline introdotte quest’anno. Il quindicesimo posto conquistato dalla Sapienza in Archeologia, rappresenta la posizione più alta raggiunta da un’università italiana in una delle nuove discipline classificate.
Scienze Infermieristiche vede il debutto dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e della Sapienza nella fascia della classifica tra il 51-100, mentre il conservatorio di Roma Santa Cecilia figura nella medesima fascia in Discipline delle Arti e dello Spettacolo.
Nella classifica Qs figurano anche la Luiss di Roma, il politecnico di Bari, la Sissa di Trieste, la Scuola Superiore Sant’Anna Pisa, Ca’ Foscari di Venezia, le università di Bari, Catania, Firenze, Genova, Modena e Reggio Emilia, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Pisa, Tor Vergata a Roma, Siena, Torino, Trento, Trieste, Verona, la Federico II di Napoli, l’università Vita-Salute San Raffaele e Milano-Bicocca. (La Stampa)
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