Abbattuti i primi alberi. Per MM4 il Comune chiede di tagliarne 760. Ambientalisti desaparecidos

Fabrizio c'è Milano
Milano 8 Marzo – 2 pesi e 2 misure è la massima che ben si addice a tanti comitati pseudo ambientalisti milanesi, in epoca Moratti sempre pronti a bloccare tutto per salvare un albero.
E’ stata pubblicata la determina con cui si mettono nero su bianco gli alberi da tagliare per la realizzazione della linea 4: 760 alberi,  tutti di grandi dimensioni, verranno abbattuti.
Si va da Via Lorenteggio, a Via Foppa, a Via San Vittore, De Amicis, Santa Sofia, Corso Concordia, Indipendenza, Plebisciti e Viale Argonne.
Bene, se si eccettua il battagliero e indipendente Comitato Dezza/Solari e i commercianti di Lorenteggio, nessuna associazione ambientalista, da LegaAmbiente a le Mamme Antismog, ha mosso un dito. Nemmeno mezzo comunicato.
L’ultima speranza per salvare un po’ di quegli alberi è la Soprintendenza a cui mi sono rivolto. La questione è semplice: la MM4 è importante e andava fatta pure prima, dal momento che è stata aggiudicata da Pisapia a Luglio 2011. Il progetto di cantierizzazione però è totalmente sbagliato, fatto dalle imprese per risparmiare tempo e denaro e concepito spianando tutto quello che sta sopra la talpa che scava sotto.
Il Comune, impegnato in 4 anni su piste ciclabili e altre amenità, si è svegliato solo quando stava per perdere i contributi pubblici. Ora deve raddrizzare il progetto, evitando abbattimenti indiscriminati e disagi eccessivi a cittadini. E anche far fronte a ricorsi e evitare che i cantieri rimangano aperti ma fermi.
Intanto gli ambientalisti di casa nostra dormono sui primi alberi abbattuti in Corso Plebisciti. Silenzio pure sulla colata di cemento al Parco Sempione. In compenso grandi proteste e sit in sulla semplice idea di fare uno stadio del Milan al Portello, al posto di padiglioni di cemento armato.
O sono strabici o sono in malafede.
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Fabrizio De Pasquale