Beppe Sala e Boeri, la chat dell’imbarazzo: troppi clochard trattati con i guanti

Milano

“È il 12 agosto del 2018. Stefano Boeri scrive su whatsapp a Beppe Sala: «Se posso permettermi: bisognerebbe dire a Majorino che più trattiamo coi guanti homeless più ne arrivano. C’è una costante migrazione verso Milano. Perfino Genova si sta svuotando…». È il messaggio sicuramente più curioso tra quelli pubblicati nelle oltre 400 pagine dell’inchiesta dei pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici, coordinata dalla procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano. È il segno che anche l’élite di sinistra, seppur non lo dichiari mai pubblicamente, guarda con preoccupazione ai temi concatenati dell’immigrazione e della sicurezza.” (riferisce Libero)

Troppi i senzatetto, antiestetici, a volte puzzolenti, plastica dimostrazione di un’ingiustizia sociale che parte dal’insipienza e dall’indifferenza di un sindaco per la divaricazione sempre più profonda che si è creata tra poveri e abbienti. Una categoria che non rende Milano “attrattiva” se non per i migranti, da qui la raccomandazione di Boeri di smettere un trattamento con i guanti.

Inutile evidenziare la supponenza classista, la mancanza di sensibilità, la mancanza di un ripensamento sull’accoglienza indiscriminata.

I birilli di serie Z, gli ultimi incolpevoli creano fastidio, in un programma di espansione verticale quasi alieno per la maggioranza dei cittadini: grattacieli che rubano aria e cielo, senza storia.

1 thought on “Beppe Sala e Boeri, la chat dell’imbarazzo: troppi clochard trattati con i guanti

  1. Tralasciando i reati ipotizzati e quelli accertati nella messaggistica, questo riassume l’ipocrisia di questi sinistroidi buonisti.

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