Coppia aggredita a bastonate dai ladri che assaltano l’agriturismo

Cronaca

Banditi in azione a Mezzanino: intontito il cane che dormiva in casa, poi per i coniugi mezz’ora di terrore

Milano 7 Giugno – Ladri che non si fermano davanti a nulla e, se i proprietari se sono in casa, diventano spietati e rapinatori. Ma senza armi, usando altri oggetti contundenti e nell’ultimo caso, avvenuto nella notte fra domenica e lunedì, in un agriturismo a Mezzanino, addirittura una scopa con la quale hanno bastonato marito e moglie sorpresi nel sonno, dopo aver intontito il pastore maremmano che dorme in casa.

Un incubo che si sta ripetendo nelle ultime settimane in Oltrepo. Almeno tre gli episodi denunciati ai carabinieri. L’altra notte è successo alla cascina Venesia: un apprezzato agriturismo che funziona anche come cascina didattica. Due malviventi, vestiti di nero con il volto coperto e i guanti, verso le due e mezzo di notte sono entrati nella casa di Eugenio Bernini, 63 anni, che stava dormendo con la moglie, Patrizia, di 58 anni. E’ stata  lei la prima a svegliarsi, ritrovandosi a tu per tu con i due sconosciuti mascherati. Ladri che si sono trasformati in rapinatori pur di riuscire nell’intento di rubare. Infatti, i due hanno minacciato i coniugi chiedendo insistentemente dove fosse la cassaforte. “Abbiamo cercato in tutti i modi di convincerli che noi non abbiamo nessuna cassaforte, ma loro non sentivano ragioni”.

Così  hanno cominciato a menare fendenti, usando la scopa come bastone, colpendo furiosamente i due malcapitati coniugi. “E’ stato terribile, per  oltre mezz’ora”. Quando si sono decisi ad accontentarsi del portafoglio del padrone di casa con l’intero incasso della giornata e alcuni gioielli, i due sono scappati ma, non prima di aver rovistato anche nella camera dell’anziana madre del Bernini. Pur di garantirsi la fuga i banditi hanno preso anche i cellulari delle loro vittime, lanciandoli sull’aia. La coppia  pur sotto choc ha recuperato i  telefoni e dato  l’allarme. Sul posto sono arrivati i carabinieri, un’ambulanza e  il 118: lui guarirà in tre giorni, lei in sei. (Giorno)

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