Il recente rapporto Univ-Censis “La sicurezza fuori casa” ha messo nero su bianco una realtà scomoda per la sinistra italiana: le quattro città più insicure del Paese sono tutte guidate da sindaci del Partito Democratico. Un primato tutt’altro che onorevole che non fa altro che confermare un presunto legame tra governi di sinistra e aumento dell’insicurezza.
La classifica delle città più pericolose vede sul podio Roma, Milano, Torino e Napoli. In termini assoluti di reati denunciati nel 2024, Roma si posiziona al primo posto a livello di province e città metropolitane, con ben 271.033 denunce, che rappresentano l’11,3% del totale nazionale. Nella Capitale, inoltre, si registra un preoccupante aumento dei reati negli ultimi cinque anni (+23,2%), con un’impennata particolare nelle rapine in pubblica via (+51,3% dal 2019) e nei borseggi (+68%).
A seguire nella triste graduatoria per numero di reati troviamo Milano (226.230), Napoli (132.809) e Torino (128.919). Tuttavia, se si guarda all’incidenza dei reati sulla popolazione, è Milano a detenere il primato, con 69,7 reati ogni mille abitanti nel 2024. Monza Brianza, invece, è la provincia dove i reati sono cresciuti maggiormente nell’ultimo anno (+12,4%).
Considerando sempre il rapporto tra reati e popolazione, anche Firenze e Bologna, anch’esse amministrate dal centrosinistra, si posizionano ai primi posti di questa poco lusinghiera classifica.
Laura Cavandoli (Lega) evidenzia come a Bologna, governata dalla sinistra, una percentuale elevata degli arrestati e denunciati sia straniera, con picchi ancora maggiori per furti, rapine e droga. Accuse simili vengono mosse all’amministrazione di Parma, anch’essa di centrosinistra, dove si parla di un bollettino di guerra quotidiano di microcriminalità.
Anche a Firenze la situazione della sicurezza può essere definita “drammatica”, come riporta il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella che critica l’inefficacia delle politiche di sicurezza delle giunte di centrosinistra, “Cittadini e negozianti sono abbandonati a loro stessi. Il piano per la sicurezza annunciato dal sindaco Funaro (e prima di lei annunciato dal suo predecessore Nardella ogni volta che la criminalità colpiva in modo più cruento) è un bluff, uno specchietto per le allodole. Che al Pd la sicurezza non interessi è evidente non solo da come hanno ridotto Firenze, ma dalla guerra che i suoi esponenti hanno fatto al ddl Sicurezza del Governo».”
Infine, per quanto riguarda Torino, Paola Ambrogio (Fratelli d’Italia) contesta le negazioni del sindaco Lo Russo di fronte all’evidenza di una città sempre più insicura, “Basta parlare con i cittadini e vivere la città per capire che il problema c’è ed è sempre più grave” La senatrice rivendica invece il forte impegno del governo Meloni sul fronte della sicurezza. “Stiamo facendo tutto il possibile, con nuove assunzioni tra le forze dell’ordine, le zone rosse, il daspo urbano, il rinnovo del contratto del comparto, l’operazione Strade Sicure e lo sblocco del turnover per gli enti locali.
In sintesi, l’articolo presenta i dati del rapporto Censis come una prova del fallimento delle politiche di sicurezza delle amministrazioni di centrosinistra nelle principali città italiane, alimentando una polemica politica con dichiarazioni di esponenti del centrodestra.
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I piddioti, la vergogna di c’ho fu la sinistra che resta oramai un ricordo ancestrale di ciò che erano certe ideologie.. Questi piddioti non ne hanno raccolto nemmeno una briciola per quanto sono caduti in basso. Non se si salva nessuno fi questi grandissimi ipocriti che hanno una visione aberrata e confusa sul sociale e del civile.
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