La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio di Marco Granelli, attuale assessore alla Cura del Territorio ed ex assessore alla Mobilità del Comune, per omicidio colposo in relazione alla morte di Cristina Scozia, la ciclista di 39 anni travolta e uccisa il 20 aprile 2023 da una betoniera. L’incidente avvenne in pieno centro, su una pista ciclabile tra via Sforza e corso di Porta Vittoria.
La richiesta di processo, ora al vaglio del Gup Alberto Carboni, coinvolge anche l’autista del mezzo pesante e due dirigenti comunali. Questi ultimi, insieme a Granelli, sono chiamati a rispondere per presunte irregolarità nella realizzazione della pista ciclabile.
Le indagini, coordinate dal pm Mauro Clerici e dall’aggiunto Tiziana Siciliano, hanno ricostruito come l’investimento sia avvenuto a causa del cosiddetto “angolo cieco” del camion, impedendo al conducente di vedere la bicicletta durante una svolta a destra. La consulenza tecnica disposta dai pubblici ministeri ha evidenziato diverse criticità, tra cui l’assenza di cordoli protettivi a separare la carreggiata auto dalla pista ciclabile.
Ulteriori rilievi riguardano la segnaletica orizzontale, con la pista ciclabile semplicemente dipinta a terra, e la segnaletica verticale, giudicata poco chiara in prossimità delle svolte.
L’assessore Granelli – già indagato in un’altra inchiesta per un incidente simile avvenuto in viale Brianza nel febbraio 2023 – e i due funzionari comunali sono ritenuti responsabili della pianificazione e programmazione viabilistica cittadina. In particolare, rispondono a vario titolo per aver firmato l’ordinanza del settembre 2020 che istituiva la corsia ciclabile in via Francesco Sforza (autorizzata “in via sperimentale per un anno” dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il 21 aprile 2020) e per aver disposto, nei pressi della Biblioteca Sormani, una segnaletica ritenuta “non conforme alle prescrizioni del codice della strada”, “contraddittoria”, “atta a cagionare confusione negli utenti della strada” e “a incrementare il pericolo”.
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Il Mitomane finalmente indagato, vedremo ora quanto dureranno quegli inutili abomini urbani chiamate piste ciclabili.