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Federico Crotti arrestato per l’omicidio della madre: simulato incidente domestico

Cronaca

Federico Pietro Crotti, un uomo di 48 anni, è stato arrestato nella notte tra lunedì e martedì dagli agenti della Squadra Mobile di Milano, con l’accusa di aver strangolato e soffocato la propria madre, Piera Stefanina Riva, di 75 anni. L’uomo avrebbe poi tentato di far passare l’omicidio per un incidente domestico, sostenendo che la donna fosse morta a causa di una caduta in casa. La tragica morte risale alla notte tra il 12 e il 13 gennaio, in un appartamento di via Adolfo Wildt, nella zona di Casoretto a Milano.

L’omicidio e il furto di denaro

Le indagini, condotte dagli investigatori della Squadra Omicidi di Milano, guidati da Alfonso Iadevaia e Domenico Balsamo e coordinati dalla procuratrice Giancarla Serafini, hanno portato all’arresto di Crotti. L’autopsia, disposta dalle autorità giudiziarie dopo che la prima versione dei fatti aveva sollevato dubbi, ha rivelato che la donna non era morta per una caduta, ma era stata strangolata. Questo ha smascherato la rete di bugie costruita dal figlio. Crotti, noto per avere problemi di tossicodipendenza, aveva attirato l’attenzione degli investigatori per una serie di movimenti bancari sospetti. Nella notte del decesso, aveva fotografato e salvato le credenziali di accesso al conto corrente della madre, accedendo per ben 15 volte all’applicazione bancaria tra le 21.46 del 12 gennaio e l’1.31 del 13 gennaio. Inoltre, aveva trasferito 30.000 euro dal conto della madre al proprio. Ora è accusato di omicidio volontario e maltrattamenti.

La richiesta di aiuto e le prime incongruenze

Nella notte del 13 gennaio, Crotti aveva chiamato il Numero Unico Emergenze (NUE) e poi il portiere dello stabile, raccontando di aver trovato la madre distesa a terra in cucina, ai piedi di una sedia, dopo essersi alzato per andare in bagno. L’appartamento, situato al secondo piano di un condominio dove la donna viveva con il marito fino alla sua morte e successivamente con il figlio, appariva in ordine. Tuttavia, il personale dell’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza (AREU), arrivato intorno alle 3 del mattino, ha notato diverse incongruenze tra il racconto di Crotti e le condizioni del cadavere. La donna non indossava il pigiama e presentava evidenti segni di contusioni facciali e tumefazioni in varie parti del volto. Il corpo era in una posizione anomala e vicino al cadavere erano presenti aloni di sangue quasi essiccato. Questi elementi hanno spinto gli operatori del 118 a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine e delle autorità giudiziarie.

Le accuse e il procedimento giudiziario

Federico Crotti è ora in custodia, accusato di omicidio volontario e maltrattamenti. Le indagini continuano per ricostruire l’intera vicenda e accertare eventuali ulteriori responsabilità. Il caso ha scosso la comunità locale, mettendo in luce un tragico episodio di violenza familiare e di manipolazione della verità.

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