Nell’anno del serpente di legno siamo entrati ufficialmente il 29 gennaio, mercoledì scorso, ma ieri, nella prima domenica, la comunità milanese ha festeggiato con le celebrazioni in piazza Sempione.
Per la prima volta a numero chiuso: l’Arco della Pace può ospitare al massimo 16mila persone, l’anno scorso erano il doppio.
Gli ingressi contingentati sono stati disposti dalla questura per garantire la sicurezza: tre i varchi di ingresso presidiati da forze del ordine, vigilanti e volontari della comunità cinese.
I preparativi sono iniziati sabato mattina presto e ieri alle 14 sono iniziate le celebrazioni prima con i discorsi delle autorità cinesi e italiane e poi con la festa tradizionale: la danza del drago e del leone, le esibizioni di ballo e arti marziali, le sfilate in costume.
Il capodanno cinese si festeggia ormai in tutto il mondo, dopo l’anno del dragone è l’anno del serpente di legno, simbolo di saggezza, trasformazione e crescita.
Il capodanno è una delle feste più sentita in Cina, le celebrazioni durano due settimane. Si sta in famiglia, ci si scambia buste rosse, chiamate hongbao, che vengono riempite di denaro e donate ai giovani come augurio di prosperità, si fanno offerte agli antenati.
Le celebrazioni si concludono con la festa delle lanterne che quest’anno cade il 12 febbraio.
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