Il commento di Luciano: 22a giornata di serie A

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Buongiorno a tutti, calciofili e non. Le quattro partite della 22a giornata hanno tutto sommato rispecchiato i pronostici, anche se a S.Siro si è visto un altro derby giocato e risolto sul filo di lana, finito in parità con una rimonta parziale che non soddisfa nessuno dei due club. Prima del derby, erano in campo Juventus ed Empoli all’ora di pranzo, e i bianconeri rischiano nuovamente chiudendo in svantaggio il primo tempo, prima di ribaltare tutto con un colpo di coda nella ripresa. Vediamo nel dettaglio i risultati:
Juventus-Empoli 4-1
 Sospiro di sollievo per Thiago Motta, la Juventus batte l’Empoli in rimonta con una doppietta di Kolo Muani, e si scrolla di dosso la negatività accumulata con i ko contro Napoli e Benfica. I bianconeri approcciano nel peggiore dei modi il lunch match delle 12:30, toccano il fondo del baratro con il gol dell’ex di De Sciglio al 4′ e subiscono i fischi dello Stadium. Poi lentamente conquistano campo, le occasioni si moltiplicano e i toscani accusano la stanchezza, e gli infortuni di Anjorine sono penalizzanti per loro. A cambiare la partita è il nuovo centravanti, che alla sua prima apparizione allo Stadium firma una doppietta in 3′, tra il 61′ e il 64′. Poi nel recupero, con l’Empoli in 10 per l’espulsione di Maleh, si iscrivono anche Vlahovic e Conceicao alla festa del gol. Bianconeri al quarto posto, in attesa della Lazio.
Fiorentina-Genoa 2-1
La Fiorentina vince la “partita più importante dell’anno”, come l’aveva definita Palladino alla vigilia, e aggancia la Lazio al quinto posto a quota 39. Genoa sconfitto al Franchi, ma con quale fatica. I viola, infatti, come all’Olimpico contro i biancocelesti vanno subito avanti di due gol. Alla mezz’ora grazie alla prodezza di Kean e al timbro dell’ex di Gudmundsson i tre punti sembrano una formalità, e invece nella ripresa gioca solo la formazione di VieiraDe Winter riapre tutto, poi sfiora addirittura la doppietta. Resiste però la squadra di casa e al triplice fischio festeggia una vittoria molto molto sofferta, la seconda consecutiva.
Milan-Inter 1-1
Derby nel complesso bello, ma parecchio discusso e con più di qualche dubbio su alcuni episodi. Il Milan sfiora soltanto la terza vittoria consecutiva, ma stavolta la rimonta almeno parziale la subisce proprio allo scadere, in pieno recupero così come erano maturate le ultime vittorie milaniste. Una Inter che parte con la formazione ritenuta migliore da Inzaghi, col rientrante Calhanoglu dopo una assenza prolungata per l’infortunio subito proprio nell’ultimo derby di Supercoppa. I nerazzurri partono controllando il gioco, ma senza la carica agonistica auspicata dai suoi tifosi, quasi un po’ guardinga forse memore delle sorprese avute dagli avversari nei recenti scontri.
Il Milan vede così sfuggire un derby ormai quasi vinto, dove a deciderlo a lungo era stato un gol di Reijnders, bravo a girare in porta una sgasata dell’asse Theo-Leao a sinistra. Rossoneri brillanti nel primo tempo, ma un po’ troppo rinunciatari nella ripresa, quando l’Inter ha messo sotto la squadra di Conceicao creando molto di più e arrivando meritatamente, all’ultimo respiro, al pareggio con un’azione confezionata in qualche modo dall’ultimo arrivato: Zalewski. Ieri sera entrava in gruppo e oggi è già decisivo l’italo-polacco arrivato dalla Roma. E’ suo, infatti, l’intelligente assist di petto al minuto 92 che permette all’Inter di pareggiare un derby che sembrava stregato. I nerazzurri si erano infatti visti cancellare per fuorigioco ben tre gol, ma avevano colpito nella ripresa anche tre volte i pali: uno con Bisseck, poi con Thuram e con Dumfries. Una sorta di maledizione scacciata solo all’ultimo minuto, quando la sponda di Zalewski ha trovato appunto De Vrij, bravo a scaraventare in porta da zero metri il gol del pareggio.
Quindi la classifica non subisce alcuno scossone, tutto come prima e vediamo perché…
Roma-Napoli 1-1
Sembra che il destino si diverta a mantenere la lotta scudetto sempre viva tra le squadre di testa, che perdono un punto ciascuna ma senza cambiare sostanzialmente nulla rispetto alle inseguitrici, che rimangono a distanza, con la Juventus in quarta posizione che recupera 2 punti sull’Atalanta terza, ma sempre con distacco di 7 punti.
Con l’ultima delle partite di ieri, infatti, torna tutto in equilibrio col Napoli che imita Inter e Atalanta, facendosi raggiungere allo scadere dalla Roma. Conte e i suoi stavano quasi per festeggiare l’ottava vittoria consecutiva grazie al gol di Spinazzola, pregustando la prima fuga scudetto dopo il pareggio dell’Inter nel derby,  invece questa volta gli azzurri non riescono a chiudersi a riccio come di consueto e vengono ripresi all’ultimo respiro da Angeliño, che sfrutta il cross delizioso di Saelemakers e spara un siluro all’angolino basso, pietrificando Meret. Si ferma all’Olimpico, quindi, la corsa a perdifiato degli uomini di Conte, che rimangono comunque al primo posto con un vantaggio di tre punti sulla banda di Inzaghi, però ormai prossima al recupero della sua partita con la Fiorentina. La Roma, di contro, rimane ferma al nono posto, ma dimostra un cuore gigantesco. La cura Ranieri ha prodotto qualche dividendo.
Quasi completo quindi il quadro della classifica, ad eccezione dell’incontro mancante che è previsto in posticipo stasera, Cagliari-Lazio.  Prossimo turno in avvio venerdì 7 febbraio, con la Juventus in gita (tutto da vedere…) sul Lago di Como.
Buona settimana a tutti, arrivederci alla prossima.

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