Il writer e il Segno: ecco una piccola grande storia di Natale che vi raccontiamo: oggetto? Un affresco sacro, ma invisibile ai più, nascosto in un campetto di calcio in un oratorio come tanti, al confine del centro di Milano. Eccoci in una una chiesa post moderna, in una strada trafficata , con una chiesa senza campanile, la parrocchia di san Vincenzo de Paoli, casa della preghiera e della carità invisibile eppure operativa: all’apparenza la chiesa sembra un condominio al passante distratto, abbracciato da altri palazzi anonimi.
Ma nel cortile interno, sopra l’immagine di una grotta che abbraccia la statuina della Madonna, sorge una grande icona . Il richiamo del Sacro. E’ l’affresco dipinto da pochi mesi da un noto writer milanese, Flycat, al secolo Luca Massironi, esponente storico della prima generazione di writers e artisti Hip Hop in Europa. Un breve excursus per il curioso ma impreparato lettore: l’Artista della nostra storia si avvicina all’arte del Writing all’età di 13 anni,e per il suo nome si ispira al cartone animato degli anni ’60 di Hanna & Barbera “Top Cat”, e comincia a scrivere le sue Lettere inizialmente con piccoli pennarelli indelebili per passare successivamente all’utilizzo di vernici spray.
E poi è Leggenda, seppure nella controcultura giovanile : nel 2010 Flycat viene formalmente investito dal Gran Maestro del Writing newyorkese Rammellzee dell’autorità di Y-1 difensore della 25ª Lettera e portavoce del suo movimento: Panzerismo Ikonoklasta e Futurismo Gotico insieme a pochi altri artisti al mondo.Traduzione: Fly Cat incomincia ad essere conosciuto all’estero,
Flycat è stato poi protagonista di innumerevoli mostre sia in Italia che all’estero prestando sempre grande attenzione al risvolto socio-culturale della propria arte: nel 1998 ha tenuto il primo corso di Spray Art all’interno dell’Istituto Penale Minorile C. Beccaria di Milano, nel 2006 ha collaborato con il FAI quale direttore artistico della mostra “Dal Muro alla Tela” nel 2008 viene chiamato dal Ministro della Difesa e invitato ufficialmente a collaborare con il Ministero della Gioventù alla costituzione di un tavolo di discussione sull’arte urbana. E ancora: nel 2013 pubblica

la prima stesura del proprio Manifesto che cosi l’autore spiega: “l’Epitoma Fvtvri$mo Caele$te.Flycat decreta che le parole sia esse pronunciate o soprattutto scritte siano state private della loro espressività dopo l’introduzione dei caratteri a stampa, traendo ispirazione dalle Litterae Caelestes, un particolare stile di grafemi segreti in uso nell’Impero romano d’Occidente, crea un proprio esercito di elementi sulla base dell’Alfabeto Latino Romano Nuovo, dove ogni lettera diviene unica non riproducibile circondata da una sorta di aura sacrale”
Ma arriviamo in via Verdi, a due passi dalla Scala: qui Flycat frequenta il locale santuario di san Giuseppe, tempio cristiano ricco di tele , una chiesa voluta dal cardinal Borromeo e capolavoro del Richini, maestro del barocco lombardo. Ed è qui che comincia la nostra storia: il rettore, don Edoardo Canetta, per tutti don Edo, propone all’artista, già portavoce del Panzerismo Ikonoklasta e Futurismo Gotico di affrescare l’oratorio di via Pisacane, nella locale chiesa post moderna. E Flycat accetta.

Il tema dell’affresco riguarda la Madonna del Segno (l’annunciazione dell’Angelo, e la Visitazione di Maria alla cugina Elisabetta): un avvenimento celebrato dagli artisti del Rinascimento; ecco il Segno, che è un messaggio inconsueto e inaspettato che può essere confuso con la casualità o la coincidenza, che giunge all’improvviso e che è invece un indicazione del Divino che appare dove uno meno se l’aspetta. Anche in un campetto di un oratorio.
La nostra storia finisce qui, davanti a un affresco emblematico che appare come una pagina di un manoscritto medievale, ma che sembra incompiuta , non conclusa; le immagini del volto dell’angelo e della Madonna non sono volutamente terminate da Flycat: tutti si possono cosi specchiare in quel racconto non definitivo su un muro qualsiasi , aperto così al mistero di questa natività.
E’ questa la prima storia di Natale che consegniamo ai lettori. Si proseguirà con un insolito giardino condiviso in un condominio alla periferia di Milano, con un albero di natale e due presepi, per finire con una cantautrice, Chicca Smile, che si esibisce spesso anche come artista di strada: Chicca Smile presenterà in anteprima una canzone per la pace.

Cronista al Corriere della sera poi inviato a L’ Europeo di Vittorio Feltri e reporter su Affaritaliani . Ultimo libro pubblicato : Wanda L’ ultima maitresse ed Mimesis