Sala non presenta progetti PNRR per gli studentati universitari. I fondi andranno ai privati. Servono progetti non chiacchere e tavoli

Fabrizio c'è Milano

Milano è la più grande città universitaria d’Italia con 225.000 studenti, 7 università e numerosi istituti di alta formazione. Questo porta ricchezza e lavoro ma incide molto sulla domanda di case in affitto. Essendo poche le strutture dedicate e molti gli studenti fuori sede, per la domanda di appartamenti, stanze e letti si è innescata una spirale di prezzi che penalizza la disponibilità di case per redditi medio bassi.

Sarebbe logico pensare che il Sindaco  voglia partecipare al bando predisposto dal Ministero dell’Università e Ricerca che mette a disposizione 1,2 miliardi di fondi PNRR per realizzare in Italia 60.000 posti letto. Contributi  a fondo perduto che hanno attirato progetti privati per 2200 posti letto in nuove residenze universitarie.

Invece Sala si è dimenticato di questa emergenza e non ha presentato richieste di finanziamento PNRR. Eppure il Comune dispone di numerosi immobili inutilizzati o occupati, scuole abbandonate e aree che potevano essere riqualificate edificando nuovi studentati  con  fondi Pnrr e procedure agevolate.

Zero progetti del Comune, nonostante Sala abbia incontrato gli studenti “attendati”. Ora Sala annuncia i soliti tavoli, un nuovo PGT che sarà pronto fra un anno e un piano per 10.000 alloggi senza risorse. Ennesimo fumo per  coprire il nulla progettato e presentato finora dalla Giunta.

L’inerzia di Sala sulle residenze per studenti e il Pnrr è veramente colpevole e miope: l’università e la ricerca sono una delle vocazioni attuali e future di Milano, e non possiamo attrarre studenti e talenti senza offrire sistemazioni dignitose e a prezzi equilibrati.

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