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Si chiama New art concept Brera e sta in un cortile della vecchia Milano dalla doppia entrata: un ingresso da via Brera 11, l’altro davanti alla sede del Piccolo Teatro.
Una casa di ringhiera, ma qui si respira l’aria magica degli atelier, della bohème, degli scapigliati, con annesse modelle, studenti e professori dell’Accademia. Lo ha aperto il pittore dei Vip Alfonso Restivo: ha fatto il ritratto a Meloni, Tajani, Mattarella… partendo da famosi calciatori e poi approdando alle gallerie d’arte e ai mercanti e ai collezionisti.
Ed ora fonda il “clubino”, ovvero luogo della gavetta dei giovani artisti in cerca di mercanti, editori, discografici, critici d’arte: uno spazio, un salotto, un ritrovo aperto al pubblico, dove non si paga, ma piuttosto ci si incontra tra anime nobili, perché, dice Restivo, “Brera non può essere solo la zona della movida e del bere stonato. Brera ormai è al centro dell’arte internazionale.”
Qui è un salotto, ma si sta in piedi, spesso in cortile, perché i due locali sono veramente minuscoli, ma fanno tendenza e i giovani talenti possono esporre quadri, sculture, gioielli, qui si esibiscono a rotazione chitarristi, cantautori, scrittori, artigiani del bello.
Per questo Denny Mendez, come sponsor e testimonial, ha voluto inaugurarlo: il talento non ha età, non può aspettare la vetrina dei talent e di Instagram tutta una vita.
Però qui ci suona ogni mese (e non è proprio un outsider) Luciano D’Addetta, compositore e autore di colonne sonore. Fa jazz con Enrico Santarelli, bassista italo americano, e c’è già un tormentone nell’aria, il pezzo Rumbamor, che si balla in cortile, sotto l’occhio stupito dei residenti.
Ma qui è casa di ringhiera, ovvero sono tutte dimore cool per influencer e modaioli. Una volta tanto si lascia in tasca il cellulare spento e si parla dal vivo. Come in un salotto, appunto. Chissà che qui non passi una giovane Alda Merini o un impacciato de Gregori, alla ricerca di un pubblico.