Buona settimana ai lettori, il calcio della domenica ha presentato ieri altri 5 match, dopo gli anticipi di venerdì e sabato. Alle 12,30 si sono affrontati allo stadio olimpico “Grande Torino”, i granata di Vanoli e i biancazzurri di Baroni, e sono questi ultimi che alla fine intascano 3 punti su cui i pronostici sembravano piuttosto scettici.
Torino-Lazio 2-3
Prima sconfitta dunque in campionato per il Torino, e festa meritata in trasferta per la Lazio che trova grande continuità dopo la bellissima vittoria in Europa League con la Dinamo, e passa sul campo dell’ex capolista della Serie A, mostrando un ottimo calcio con e senza palla. Decisive le reti di Guendouzi nel primo tempo e della coppia Dia-Noslin nella ripresa, che proiettano i capitolini momentaneamente al sesto posto a -2 dalla Juve capolista. Per il Toro di Vanoli (espulso nel secondo tempo per proteste), invece, è la seconda doccia fredda nel giro di pochi giorni: martedì l’uscita prematura in Coppa Italia, oggi addirittura tre gol subiti tra le mura amiche. Insomma, a classifica è ancora ottima (quarto posto), ma rialzarsi il prima possibile è indispensabile, per non trovarsi a rincorrere quando la lotta sarà più accesa.
Roma-Venezia 2-1
I giallorossi, ancora vedovi del loro ex condottiero DDR, cercano continuità dopo il successo sull’Udinese nel turno precedente, ma trovano i lagunari affatto disposti a farsi da parte, anzi sono i primi a rendersi pericolosi con un destro a botta sicura di Svoboda dal limite. Roma che prende campo verso metà primo tempo, ma non è incisiva, al contrario è il Venezia ad andare vicino al raddoppio con Oristanio di testa, con palla di pochissimo sopra la traversa. Abbozzo di reazione ancora con El Shaarawy per la Roma, ma ancora a vuoto ed ecco che arriva il vantaggio veneziano al 44′: Pohjanpalo, tap-in vincente del finlandese, che a centro area raccoglie la sfera dopo il palo di Busio e non lascia scampo a Svilar. E’ alla mezz’ora della ripresa però, che la Roma davvero si scuote e diventa concreta, dopo aver nuovamente rischiato il raddoppio da un’azione ancora di Oristanio. Al 74′ ecco il pareggio, con Cristante che, anche complice una leggera deviazione, insacca da fuori area alle spalle di Joronen. La Roma, rianimata, insiste e all’83 Pisilliindovina il tempo su un corner e raddoppia, trasformando in applausi i fischi piovuti dal pubblico alla fine del primo tempo. Risultato che non cambia alla fine e porta la Roma al fianco dell’Empoli a 9 punti, ma il derby toscano con la Fiorentina aggiunge un punto proprio all’Empoli e va cambiare ancora la classifica.
Como-H.Verona 3-2
Il Como di Fabregas sembra ci abbia preso gusto, dopo la inattesa vittoria contro l’Atalanta a Bergamo ci riprova, e ci riesce contro il Verona, tra le mura di casa grazie a una doppietta di Cutrone e la rete nel finale di Belotti. Vantaggio al 43′ e bis di Cutrone al 72′, con in mezzo il momentaneo pareggio di Lazovic su rigore dopo on field review, per pestone di Sergi Roberto sullo stesso Lazovic, e la discussa espulsione di Suslov per doppia ammonizione, con tanti dubbi sul secondo giallo. A pochi secondi dal 90′ Belotti firma il tris, il Verona spera grazie alla rete di Lambourde ma non basta.
Empoli-Fiorentina 0-0
Empoli e Fiorentina non si fanno male, e il derby toscano in programma allo stadio “Carlo Castellani” termina con un pareggio avarissimo, asfittico e scarno di occasioni da gol ed emozioni. Un risultato comunque ottimo per la band di D’Aversa che, dopo l’exploit in Coppa Italia contro il Torino, prosegue nel suo percorso da imbattuta salendo a 10 punti. Piccolo balzo anche per la viola, ora a quota 7.
Napoli-Monza 2-0
Conte e il suo Napoli veleggiano da stasera solitari in vetta alla classifica, da questa sera e almeno per una settimana. Basta un tempo agli azzurri per sbrigare la pratica Monza: al Maradona finisce , come si diceva una volta all’inglese, quando il risultato considerato classico era il 2-0. Sono bastati un gol di Politano e un altro di Kvaratskhelia nei primi 33 minuti di partita, ben giocati e a tratti dominati da una squadra di nuovo spigliata nel palleggio, aggressiva nel pressing, convinta, in fiducia. Nella ripresa il Napoli abbassa i ritmi, davanti quasi non si vede più se si eccettua un finale di nuovo interessante, ma intanto in difesa rimane compatto e impermeabile. Con la conseguenza che, in pratica, Caprile non rischia mai nulla mantenendo i guanti intonsi. Conte è primo da solo, dunque, uno scenario che dopo Verona, dopo lo sportivamente drammatico 0-3 della prima giornata, avrebbero previsto in pochi. Se il buongiorno si vede dal mattino, sognare in grande a Napoli è di nuovo lecito, almeno finché la squadra gira come in questo inizio (esclusa la prima, tutt’altro che buona) e il cammino non viene intralciato da fatti estranei al campo, o da malaugurati infortuni.
Questo è (quasi) tutto per la sesta giornata, che si concluderà oggi con il posticipo tra Parma e Cagliari alle 20,45. Tornano in settimana le coppe europee, in campo per il secondo turno: Inter-Stella Rossa Belgrado, e Bayer Leverkusen-Milan martedì 1° ottobre. Il 2 ottobre toccherà ai bergamaschi, Shakhtar Donetsk-Atalanta, alla Juventus in trasferta contro il Lipsia, e al Bologna nella tana del Liverpool. Sarà dura, ma auguri a tutte le nostre.
Il campionato tornerà venerdì 4 ottobre, con gli anticipi Napoli-Como e il derby veneto H.Verona-Venezia.
Arrivederci alla prossima.