MM

Case popolari: la grande fuga di MM

Milano

Dopo il sopralluogo di venerdì scorso in via Saint Bon e via Tofano, ci racconta la sua analisi del problema Franco Vassallo, Responsabile per le politiche abitative e decentramento del coordinamento cittadino di Milano di NOI MODERATI:

“Lo scorso anno Maran ci parlava di un piano per, parole sue, “valorizzare le case MM”. Questa “valorizzazione” passava per una partnership con Invimit una società di sviluppo immobiliare pubblica. I dettagli erano e restano fumosi. A molti sembrava fosse un comodo modo per vendere le case o, peggio ancora, le cubature dopo l’abbattimento, senza che si vedessero subito i privati. Un ponte, insomma, tra la Milano popolare e le sue case e quella dei ricchi elettori di Sala e i loro affari. Maran ora sta a Bruxelles e di questo piano non si hanno avuto notizie.

Di certo, da Palazzo Marino si è sempre smentita la svendita. Parlando invece di un rilancio delle manutenzioni. Questa cosa non mi pare stia succedendo. Lo dico guardando le vespe assediare un’anziana signora senza che nessuno risolva la questione. Mi è ancora più chiaro vedendo lo stato delle infiltrazioni, dovute a tetti non ristrutturati che fanno piovere su muri ristrutturati, ma che resteranno in buone condizioni ancora per poco.

Insomma, oramai o MM non tocca i problemi o, se lo fa, lo fa male. Come se non avesse alcun reale interesse a procedere. Forse è una questione di soldi, più probabilmente siamo arrivati a soffocare di burocrazia anche la stessa burocrazia. Di certo non è l’atteggiamento di chi vuole “valorizzare” qualcosa farlo andare in malore.

Assomiglia molto di più a un tentativo di convincere i residenti a trovarsi altri posti dove vivere o accettare di essere spostati in massa dalle zone di espansione urbanistica. E finire magari tutti concentrati a Quarto Oggiaro (dove pareva che si volessero fare i primi spostamenti “temporanei” nelle case test). Insomma, un’idea sul futuro delle case ERP pare esserci, ma non viene condivisa con la popolazione. E, ve lo devo proprio dire, non mi pare una cosa molto democratica. Non trovate?”

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