Raccontare Ricci Osteria è come parlare della “Giostra della vita”: le persone fanno tanti giri poi, se hanno fortuna, si incontrano nel posto giusto e al momento giusto.
A cominciare da Antonella Ricci e Vinod Sookar, nati in paralleli diversi ma allo stesso meridiano, della passione e della solarità. Il loro incontro casuale è stata l’unione di due metà della stessa mela che negli anni ha dato origine a tanti frutti, nella vita e nel lavoro.
Antonella è un talento naturale, coltivato con caparbietà nel ristorante di famiglia a Ceglie Messapica, una delle Stelle Michelin più longeve di Puglia, precisa, meticolosa e con il “pallino” che tutto deve essere home made, preparato in casa.
Vinod è un uomo che vive di passioni, come quella per la cucina del mondo e della sua terra, che ha lasciato casa per sposare Antonella e l’Italia, portando nella carta dei ristoranti qualche tocco della sua anima mauriziana.
Un giro di giostra fa incontrare Antonella con Massimiliano Paradisi, in maniera casuale ma grazie alle origini pugliesi comuni. Paradisi ha fatto tanta strada, lavorando nel settore e sedendo a tante tavole nel mondo, spirito imprenditoriale e la ferma convinzione che un’ottima cucina non è niente se la sala non “vola”… e da Ricci Osteria i camerieri sono farfalle… si muovono fra i tavoli leggeri, veloci e precisi, anticipando tutti i desideri.
Massimiliano Paradisi raduna un amico e professionista, Marco Postiglione e coinvolge il giovano Chef Francesco Bordone, questi tre soci fondatori offriranno ad Antonella e Vinod l’occasione di portare la loro incantevole cucina pugliese a Milano, aprendo nel 2022 in via Pasquale Sottocorno, 27.
Affidare la cucina di Ricci Osteria a Francesco Bordone è stato come azzeccare un Bingo. Francesco è decisamente il “cuoco del futuro”, come lo definisce Massimiliano Paradisi. Figlio di panificatori si è sporcato di farina fin da bambino, ha studiato con impegno all’alberghiero ed è partito per la gavetta all’estero, con le idee molto chiare sul lavoro che voleva fare nella vita. Ha lavorato a testa bassa in cucine stellate e faticose, senza mollare, ma oggi sa che la cucina che fa per lui è quella vera, concreta, con una storia e una tradizione, quella dei ricordi ma proiettata nel presente, insomma la cucina come la intendono anche Vinod e Antonella.
Da Ricci Osteria è tutto sorprendentemente semplice e di casa, dagli ambienti al menù, la semplicità della bontà, per nulla facile né banale.
Le orecchiette sono da primato, così come le ha definite anche il New York Times, i vegetali sono freschi, saporiti e irresistibili, i taglieri sono di qualità eccelsa e le carni e i pesci sono leggeri e serviti con accompagnamenti di verdure e salse che definiscono i piatti in modo molto intrigante. Carta dei vini completa con l’asticella che pende verso il territorio.
Decisamente Milano e la Puglia non sono mai stati così vicini.
Ricci Osteria
Tel.02 4970 5612
Dal Martedì al Venerdì: 19:00 – 23:00
Sabato e Domenica: 12:00 – 15:30 & 19:00 – 23:00
Lunedì: Chiuso
Giornalista professionista fin da giovanissima inizia scrivendo di moda, attualità e costume su Cosmopolitan e Capital. Dal 1997 al 2022 è redattore al Sole24Ore coltivando in parallelo la passione per le storie legate al food&wine.
Scrive per l’Associazione Professionale Cuochi Italiani, gira l’Italia con la troupe di Gustochannel e dal 2011 fino al maggio 2017 è stata Vicedirettore di Italia a Tavola.