Incredibile quanto la sinistra milanese viva di parole, quanto sia pronta a fare battaglie sempre e solo sui termini politically correct piuttosto che sulle grandi questioni sociali.
Ieri l’Assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso, parlando ad un convegno, ha detto una grande verità : ” l’inverno demografico è drammatico e non ci aiuta anzi rischia di far scomparire la razza italica”.
La scarsa natalità è il principale problema che un serio governante italiano dovrebbe porsi: determinerà conseguenze non piacevoli per il nostro welfare, le nostre pensioni, sul lavoro.
Purtroppo però nessuno si è soffermato su questa riflessione. La sinistra come al solito ha rimosso il tema dimenticando che, non fare figli perché non te lo puoi permettere, è una delle più grandi discriminazioni della nostra società. È una vera e propria ingiustizia sociale, per usare un termine caro alla vecchia sinistra. Invece la nuova sinistra pensa ad altro e quando si parla di denatalità alza le spallucce e propone di fronteggiarla con l’immigrazione.
Infatti ieri tutte le prese di posizione, da Majorino e compagni, non hanno affrontato il tema denatalità bensì un commento che Bertolaso ha fatto dopo: “rischia di far scomparire la razza italica”. È chiaro che Bertolaso in un intervento a braccio voleva esprimere il concetto che la popolazione di origine italiana, proseguendo con questi trend di natalità, sarà sempre meno. Ma tutta la sinistra è scattata come un sol uomo quando ha sentito parlare di razza!
In pratica non si guarda a una grande questione sociale che riguarda il futuro di tutti noi ma si guarda sempre il pelo del termine politically correct. Non si affrontano le cause della mancata natalità ma si cerca di imbastire la solita guerra alle parole. Si vuole appioppare la gogna di razzista a Bertolaso, che peraltro nella sua vita ha fatto il medico in Africa, e si trascura la gigantesca emergenza italiana del calo demografico.
Questa è oramai la sinistra milanese, tutta parole d’ordine woke e niente popolo e giustizia sociale.

Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.
Majorino non è un uomo di razza. Non può capire certe finezze.
È vero rappresenta la sinistra che ormai non ha idea di cosa vuol dire futuro, storia, progresso. Meno male che sono al lumicino!!!
Il termine è sbagliato non c’è una razza italica, al limite caucasica.
Non è vero il termine razza è un termine giusto con tutti i suoi significati!
Ormai le sinistre fanno battaglie inutili: si deve dire dottora, avvocata, si devono chiamare genitore1 genitore2 e non papà e manma ecc per prendere voti facili e compensare il vuoto cosmico delle loro politiche su lavoro, sicurezza, famiglia, immigrazione ecc…la colpa non è loro, è di chi li continua a votare nonostante tutto…