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I Racconti di Capitan U 1947: 25 Aprile, the day after … antifascisti nei fatti, non nelle parole!

Attualità I racconti di Capitan U 1947

Gentile prof. Antonio Scurati, prima del polverone che si è sollevato intorno a lei, scusandomi per la mia ignoranza, le confesso umilmente di essere sempre stato all’oscuro della sua esistenza. Sono un cittadino che, oltre ad ignorare, è alle prese quotidianamente, come penso sia per la maggior parte della popolazione italiana, con problemi, secondo il mio “ personale pensiero”, molto più seri e importanti  di quelli da lei sollevati. Incombono guerre con all’orizzonte scenari inquietanti, politiche green assurde provenienti da burocrati europei idealizzati ma molto attenti ai propri business, violenze continuate su inermi cittadini causate da un’immigrazione fuori controllo con poveracci accolti e lasciati a delinquere non essendo in grado nessuno di accudirli, per non parlare poi delle baby gang, delle borseggiatrici sui metrò, delle occupazioni abusive delle proprie case, eccetera eccetera e … lei … lei mi viene a sollevare il problema che “non ha ancora sentito gli esponenti principali a capo di questo governo dichiararsi chiaramente antifascisti”: ma che mi frega, non mi tange! Mi scusi ancora, ma non mi interessa cosa pensano gli eredi nostalgici di Mussolini o di Stalin, del resto la libertà di pensiero è stabilita dalla nostra Costituzione: a me interessano i comportamenti! E allora mi rendo tristemente conto che di comportamenti fascisti e stalinisti se ne vedono quotidianamente molti nei fatti, proprio da parte di chi cerca di imporre esclusivamente il suo “unico verbo” con assalti alle università, alle forze dell’ordine, ai cittadini che passano da quelle parti, ai loro negozi, alle loro autovetture … alla loro incolumità.

MilanoPost-Guelfi e Ghibellini
Guelfi contro Ghibellini

A qualcuno pare interessi un’Italia divisa, non riuscendo a parlare di problemi reali ma solo di ideologie antiche che dovrebbero servire da monito, sì, ma considerate parte del passato di una Nazione che vorrebbe voltare definitivamente pagina e tornare a crescere nella sua unità.  Il 25 aprile dovrebbe rappresentare la festa di tutti, la festa della rappacificazione nazionale, la festa della grande svolta e invece … guardando anche a quanto è successo “ieri”  e nei giorni che lo hanno preceduto, il 25 aprile continua ad essere la festa della discordia, del disordine, della contestazione, dell’odio e delle due Italie, perennemente volute guelfe e ghibelline.

Monologo conclusivo di Capitan U 1947

Prof Scurati, visto lo scempio di ieri di tanti nostri giovani imbestialiti e l’un contro l’altro armati, la sua vittoria rappresenta, “the day after” e “secondo me”, una delle peggiori vittorie di Pirro della storia e che la storia stessa, probabilmente, presto accantonerà. Lei è riuscito abilmente a diffondere al mondo intero il suo “monologo”, culminato poi sul palco di piazza Duomo a Milano e con l’abbraccio finale a Elly Schlein, frutto di pensieri personali fino ad ora oscurati alla massa. E questo è stato possibile grazie al polverone che lei ha sollevato soffiando sulle divisioni nazionali, dovute soprattutto ad una totale “Ignoranza Storica”. Peggiore vittoria la sua, sempre secondo il mio umile personale dedurre, perché Pirro era un re condottiero (si riteneva addirittura il discendente di un figlio di Achille) che si opponeva fortemente al potere della Repubblica Romana. Mi scusi, professore, il ripasso storico ma, sempre secondo me, lei non è un re condottiero: io la inquadro come una piccola parte di un ingranaggio che si oppone, a prescindere, a chi da Roma ora guida la Repubblica Italiana. Un’opposizione all’insegna di un dissenso che rinnega l’evidenza e si propone di imporre a “tutti” il proprio pensiero, usando spesso, però, metodi agli antipodi dell’antifascismo con tanto orgoglio rivendicato.

Non ce la faccio più, prof. Scurati, sarò debole e culturalmente carente, ma voglio guardare ad un futuro migliore, per cui concludo il mio racconto “sfogo” con l’urlo con il quale, tempo fa, mi sono presentato ai miei amici lettori …

 

Capitan U 1947

(alias Umberto Napolitano)

23 thoughts on “I Racconti di Capitan U 1947: 25 Aprile, the day after … antifascisti nei fatti, non nelle parole!

    1. Grazie Pekos, continuo nella mia scrittura perché una voce fa un assolo, tante voci … un coro ❤️

  1. Caro Umberto, purtroppo in Italia da tempo vige il silenzio della ragione e il frastuono di ignoranti che impongono con violenza e sopraffazione visioni distorte e principi di intolleranza opposti rispetto al messaggio fondamentale del 25 Aprile. Un minestrone avariato che confonde tutto e tutti in un ignobile pateracchio. Con la complicità di un arco che comprende intellettuali di vaglia, professoroni, politici e militanti che spesso niente sanno e meno hanno capito. Tristezza infinita per questo Paese allo sbando. W il 25 Aprile, quello vero.

  2. Caro Capitan U, la politica dei partiti non mi attira molto e cerco di non farmi coinvolgere.Ma la politica di vita è mia mi appartiene e mi permette di comprendere bene chi vorrebbe approfittare di me.Se lo sogni! Nei problemi quotidiani ci sguazzo io e so difendermi dai parolai ammaliatori, sirene da eliminare e confinare in scogli reconditi, dove cantino e non facciano male a nessuno, per cui mi unisco convinta al tuo urlo… Basta!!!

  3. Ciao Mauro. il frastuono degli ignoranti comincia a sbattere contro le orecchie di chi si sta attrezzando per chiudere loro ogni pertugio di accesso. Gli intellettuali arruolati sono per lo più consapevoli, nel senso che non ignorano, delle castronerie che a volte provano a inoculare ai più sprovveduti. Sta a noi ignorarli e riappropriarci dei nostri valori, cominciando dal 25 aprile affinché ricacciamo ogni tentativo di appropriazione con fine divisivo nei meandri dei loro assoldati cervelli. Viva il 25 aprile, festa di tutti e della liberazione, come nel 1945, da ogni rimasuglio fascista che oggi si ripresenta ancor più pericoloso, perché travestito da “anti”

  4. Carissima Donatella, sei la rappresentazione perfetta che meglio rispecchia il pensiero delle persone sane e oneste che dedicano la propria vita a risolvere le problematiche quotidiane, la famiglia con i figli al primo posto, il lavoro e, se avanza tempo, qualche attimo di svago, di rilassamento nei momenti di gioia. La politica dei partiti ti sfiora appena, le loro problematiche e lotte di potere non ti interessano, a meno che non vengano a
    minacciare il tuo equilibrio, il tuo mondo che, al massimo, loro devono difendere e non offendere, perché, se non è così… allora sì che ti arrabbi … affronti la questione di petto e non le mandi a dire! … Hai ragione Dona, sembrano proprio delle malefiche sirene ammaliatrici, e, allora “vade retro Satana” … non farmi perdere altro tempo, rientra pure nei tuoi inferi che qui disturbi … anzi, per essere ancora più chiari, mi hai proprio rotto, per cui … BASTA!!!

  5. Caro Umbi
    Questo pseudo scrittore…opportunista….non lo sopporto proprio come tutti i suoi seguaci e tifosi
    Ha messo in piedi questa farsa solo per farsi pubblicità e naturalmente, come è un classico a sinistra….fare soldi
    Meno ne parliamo meglio è
    Un abbraccio. M

    1. Amico Marco, il monologo che ho dedicato al prof. Scurati era la risposta che gli dovevo. L’ho definito solo un piccolo ingranaggio a disposizione di una sinistra sinistrorsa alla disperazione per mancanza di argomenti e che ha messo tutto in cagnara per riappropriarsi di un 25 aprile che non gli è mai appartenuto. Un pensiero mi è passato per la mente … un famelico trappolone escogitato in Rai 3, finta offerta al ribasso per gridare alla censura. Ma il diavolo fa le pentole e non i coperchi, perché la massa libera ha capito il giochetto e la pochezza di chi lo ha messo in piedi. Ne ha gli zebedei ricolmi e cose più serie a cui pensare che all’ammissione da parte di chi non si riconosce in un antifascismo professato a parole e con metodi agli antipodi dello stesso antifascismo rivendicato. Sono prossimi all’estinzione.

    1. Caro Virginio, mi ha fatto piacere lo stesso che in qualche modo hai voluto confermare il tuo interesse ai miei racconti. Informati quando hai tempo di quanto è accaduto in Italia durante la tua assenza e poi rileggiti, se ti va, il mio intervento. Ciao.

  6. Mi unisco al tuo “Basta!” e al tuo pensiero.
    Si spera che sia veramente l’ora.
    Da questo modo e tipo di fare politica tra più partiti meglio non avere a che fare.
    Le minestre riscaldate non sono mai buone.
    Io ne resto fuori perché non è così che si fa, cerco pure da non farmi attirare e penso a quanto di più caro ho in questo momento.
    Quanto a Scurati stendiamo un velo pietoso, forse è meglio per tutti.
    Ogni pretesto è buono a dare fiato a loro e creare confusione tra il popolo, noi…
    Speriamo solo che la generazione futura capisca e non si faccia abbindolare.

    1. Ciao Andrea, cominciamo a capire noi e esternare il nostro fastidio alla continua “minestra riscaldata” ed eviteremo alle nuove generazioni di subire la nostra stessa “rottura”.

  7. Con questa storia dell’antifascismo per ottenere visibilità e un misero appoggio del PD non se ne può più…..e Basta sono parlati 80 anni …..il 25 aprile è la festa di tutti….e come tele va rispettata e vanno rispettati tutti i caduti che hanno pagato con la vita l’arroganza e la prepotenza di alcuni scellerati egoisti e vigliacchi….e certe manifestazioni non servono a niente ma solo ad alcuni gradassi che giocano a creare scompiglio….Basta smettetela impegnatevi per qualcosa di costruttivo….

    1. Caro collega Giorgio, è un po’ utopistico sperare che dopo 80 anni gente che pensa solo a spartire e comandare senza vincere una elezione, quindi professionisti della politica, trovi qualcos’altro di diverso in cui impegnarsi. Quel che resta del vecchio Partito Comunista viene oltraggiato quotidianamente da questo PD alla ricerca perenne di una identità perduta. Ho sperato vanamente in un cambio di marcia e in un ravvedimento perché ogni Stato Democratico necessita di un”opposizione che corregga e migliori. Ma questi mirano solo a distruggere e non sono in grado di formulare una, che sia una proposta logica e accettabile. Comunque in qualche modo hai ragione: speriamo… sperare non costa nulla. Ciao

    1. Idem come sopra caro Zaccari Giorgio, in risposta anche al tuo secondo profilo, nel quale ti unisci solidalmente al mio urlo disperato … Basta!!!

  8. Caro Umberto io considero questo pseudo scrittore semplicemente una pedina della sinistra,per quanto riguarda i giovani scellerati e rivoltosi credo che un anno di naja gli gioverebbe a spegnere i bollori e a riflettere. Buona serata

  9. Carissima Gelsomina, sei riuscita a farmi sorridere nell’immaginare giovani dei centri sociali o italiani di seconda generazione figli di arabi o sudamericani a fare un anno di naia specialmente i primi 3 mesi di car 😀 Io sono nato in una caserma a Brescia, vissuto 9 anni in varie caserme italiane e 9 in case militari a Torino, per cui ricordo benissimo la dura disciplina imposta con le buone o con le cattive. Per quanto riguarda Scurati credo di aver spiegato abbastanza bene il mio pensiero confermato anche dalle tue parole. Ciao Gelsomina e alla prossima ❤️

  10. Hai detto gridato BASTA
    Mi unisco a te e grido anch’io BASTA, BASTA con queste pagliacciate ,non se ne può più, questo scrittore sta veramente esagerando , ha superato tutti i limiti ,
    La festa del 25 Aprile è di tutti, dobbiamo ringraziare a quelli che hanno dato la propria vita per averci dato la libertà, siamo liberi di esprimere il nostra pensiero, senza dover finire in prigione ,come era prima, e com’è in tanti paesi c’è ancora la dittatura , noi forse non ci rendiamo conto di come siamo fortunati, ma allo stesso tempo bisogna smetterla di fare come stanno facendo l’opposizione, quello fa fatto per collaborare, non per distruggere ,
    Auguriamoci che quelli lo capiscono, una volta per sempre.
    BASTAAAAAA !!!

  11. Caro Bruno, grazie per unirti al mio grido. Purtroppo il pericolo della dittatura da noi si è già manifestato… alla Sapienza o al Salone del libro di Torino quando hanno impedito di parlare a chi per loro era considerato fascista, ovvero un comportamento da regime fascista che più fascista di così non poteva apparire. Alcuni esponenti dei Verdi hanno proposto il reato di negazionismo per chi non accettasse le teorie sul clima dei loro “scenziati”, idem per quanto successo durante il covid quando a Trieste dei lavoratori inermi, seduti pacificamente sono stati caricati e annaffiati con idranti a spruzzi violenti e gelati. E non è forse un comportamento da fascio nazista l’antisemitismo innescato contro tutti gli ebrei, li vogliono scacciare dalle università … e potrei continuare con altri deplorevoli esempi. Il mio urlo è quindi rivolto proprio contro tutti questi tentativi di dittatura legalizzata che sta incombendo su ognuno di noi, perciò, tutti uniti in un solo grido … BASTAAAAA!!!!!

  12. Ciao Capitan U… ti scrivo nella notte perché sono rientrato solo da poco… non mi sorprendo più davanti ai piagnistei di chi vuole in tutti i modi essere considerato un paladino di questa continua ed inutile battaglia contro i mulini a vento… ci parlano di una minaccia, il FASSISMO, che incombe su di noi come la morte, spietata e inesorabile, che con la sua falce miete vittime ogni giorno… ci dicono che siamo RASSISTI perché difendiamo i nostri diritti, le nostre proprietà, i nostri figli e noi stessi contro l’arroganza, la prepotenza, la violenza e la vigliaccheria di persone abituate a fare ciò che vogliono senza mai pagare le conseguenze… adesso ritornano e ci vogliono insegnare ancora una volta che quello che loro dicono, professano e fanno è giusto a prescindere da tutto ciò che è realtà, se non vengono ascoltati, se vengono contraddetti, se non sono lasciati liberi di offendere e minacciare chi non la pensa come loro ecco che paventano i soliti fantasmi, non perché facciano paura, i fantasmi non esistono, ma perché non sono capaci di proporre nuove idee, avere ideali sui quali costruire qualcosa di utile alla comunità… tutto diventa più facile, come da bambini quando si andava a piangere dalla maestra, tutto deve essere presentato come una minaccia alla democrazia e alla libertà, quando i primi a violare la democrazia e la libertà sino stati proprio loro… ancora oggi se ci si ferma a cercare un sano e costruttivo contraddittorio si portano a casa solo insulti e minacce per arrivare ad essere apostrofati come FASSISTI quando i FASSISTI sono proprio Lori che non lasciano esprimere opinioni e idee diverse dalle loro… caro Capitan U grazie ancora per lo spazio e scusa per lo sfogo

    1. Caro Max, hai recepito in pieno il messaggio del mio racconto, ovvero che il vero regime esiste già ed è imposto a tutti noi da una minoranza prepotentemente frignona e senza idee. Questo mi soddisfa e mi gratifica perché mi sto rendendo conto che il mio monologo, in risposta a quello dell’esimio professore, non è rivolto a compagni di partito compiacenti e acclamanti, ma a “persone” normali che vivono ogni giorno realmente la vita, la affrontano personalmente e senza alcun aiuto clientelare, per cui appare loro sensato, educato e supportato da esempi concreti e non da menate deliranti e nostalgiche senza alcun succo o costrutto, per cui … perfavore … BASTA!

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