Proteste dell’opposizione in Consiglio comunale per l’assegnazione da parte del Comune della nuova sede al Centro sociale Lambretta. “Vergogna vergogna” e “delinquenti” sono gli slogan urlati dall’opposizione. Esposti anche diversi cartelli con la scritta: “L’illegalità paga. Sala sana il centro sociale. Bel messaggio per i giovani”. “Dopo 11 anni che il Centro sociale Lambretta vi ha preso in giro in tutti i modi, voi gli regalate 400 metri quadrati di immobile – ha detto Silvia Sardone, consigliere della Lega, durante il suo intervento “In questa città chi delinque viene esaltato e premiato e chi rispetta le regole ha scritto scemo in fronte. Noi ricorreremo in ogni sede opportuna per evitare che si compia questo regalo ai vostri amichetti comunisti rivoluzionari” ha concluso Sardone. A conclusione del suo intervento, sono iniziate le Proteste dell’opposizione con striscioni e urla.
Contro l’assegnazione della sede al centro sociale Lambretta anche gli interventi di Marco Bestetti, consigliere di Fratelli d’Italia, e di Mariangela Padalino di Noi moderati.
E su questa palese ingiustizia Marco Cagnolati, nella sua analisi dettagliata fa emergere paradossi di illogicità, ponendo anche domande pertinenti:
“Leggo in queste ore dichiarazioni sui social anche da parte di esponenti del Municipio 3 che mi lasciano veramente sbigottito in merito alla concessione da parte del comune di Milano dell’immobile sito in Via Rizzoli 13 ad un associazione che fa riferimento al Centro Sociale abusivo Lambretta che fin dal 2012 ad oggi ha occupato diversi immobili in modo abusivo, prima in Piazza Ferravilla poi Via Val Bogna, poi Via Edolo riuscendo ora ad arrivare in Via Rizzoli.
Ecco alcune domande che sorgono spontanee e alcune dichiarazioni che mi sento di puntualizzare, inoltre, proprio per non essere di parte inserirò gli articoli usciti in questi anni in merito, come si fa ad essere felice per la presenza di un centro sociale di fianco a casa ???? forse perché chi esulta abita altrove…..
Comunque ecco quello che mi sento di puntualizzare su questa vicenda:
- L’associazione Mutuo soccorso non c’entra nulla con il Centro Sociale Lambretta – FALSO !!!
L’associazione, come scritto sul loro sito – ha il proprio punto di contatto all’interno del centro sociale stesso, un immobile occupato abusivamente in Via Edolo 10, inoltre sul sito del Centro Sociale Lambretta i gestori affermano di “aver trovato finalmente una nuova casa” dopo mesi di interlocuzioni (mi piacerebbe sapere con chi e a che livello) con il “Comune di Milano”, l’associazione è quindi ORGANICA al centro Sociale stesso come dichiarato dagli stessi gestori !!!
- Il Centro Sociale Lambretta ha rappresentato una risorsa per il quartiere, i residenti sono stati felici di avere una struttura simile all’interno del loro quartiere… – FALSO:
Basta leggere le dichiarazioni e le segnalazioni riportate su quotidiani sicuramente non di parte come il Corriere della Sera https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/18_luglio_31/sgomberato-lambretta-66bf9348-9489-11e8-8f77-2ea13bfc36ea.shtml, della Questura, dei Residenti e dello stesso Municipio 4 per l’occupazione abusiva di Via Val Bogna che recitano:
I residenti del quartiere – spiega la questura – hanno infatti sollecitato ripetutamente l’intervento, anche attraverso gli amministratori locali per situazioni di criticità più volte segnalate
Il ringraziamento del Municipio 4 – «Con lo sgombero del Lambretta si chiude finalmente una brutta pagina del quartiere Molise-Calvairate durata quasi due anni. Il mio ringraziamento alle forze dell’ordine e al questore, per aver ascoltato le richieste di ripristino della legalità che gli erano arrivate dalle istituzioni del territorio e dai cittadini»
“Da tempo avevamo invocato un intervento di questo tipo, anche con atti ufficiali, come una delibera di giunta e una di consiglio approvata con una maggioranza ben più ampia di quella di centrodestra. Siamo sempre stati determinati in questa direzione e siamo felici che finalmente sia arrivato a questo risultato. La zona in cui insisteva questa struttura abusiva, è densamente abitata e “fragile” sotto diversi aspetti, la presenza di un luogo lontano da ogni regola, certo non rappresentava un valore aggiunto”
Oppure le dichiarazioni di alcuni residenti visibili in merito all’Occupazione abusiva di Via Apollodoro qui: https://cronacamilano.it/segnalazioni/52470-villette-occupate-collettivo-lambretta-via-apollodoro-milano-lintervista-e-lappello-disperato-di-una-residente.html
“DOVRESTE VEDERE COSA SUCCEDE LA SERA!” – “E dovreste vedere di sera. Questo è niente. Si radunano anche in 50-60 persone. E allora incomincia il delirio”, sottolinea G. B. mentre ci accomodiamo in casa. “Ormai, io e il mio piccolo viviamo come sotto assedio, tra continui schiamazzi, feste e festini diurni e notturni. Un perenne stato d‘ansia che, nel cuore della notte, ci fa sussultare all’improvviso. Si può tollerare uno stato di illegalità simile?”
LA PETIZIONE DEI CIVICI 23-25 DI V.LE ROMAGNA – Numerosi residenti del condominio e altri abitanti della zona hanno anche inviato un esposto diretto al commissariato Venezia-Monforte. Circa 31-32 famiglie che hanno deciso di schierarsi contro quella che reputano un’ingiustizia, denunciando, tra l’altro, le irregolarità che avvengono all‘interno delle villette occupate: dal bar senza licenza, all’allestimento di bancarelle abusive con tanto di chiusura delle strade e obbligo di spostare le auto per agevolarne l‘attivi. E poi i festini con droga e alcol e l’uso di bombolette spray anche in presenza di persone anziane con problemi respiratori.
Infine basta ricordare tutti gli eventi abusivi e non che hanno caratterizzato l’azione del Centro Sociale Lambretta e dell’Associazione Mutuo Soccorso, per esempio il Bottellon del 22 Aprile 2022 https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/22_aprile_23/piazza-leonardo-milano-5-mila-ragazzi-festa-10-anni-centro-sociale-lambretta-musica-fuochi-d-artificio-789139aa-c30b-11ec-b8f2-6e6ac278e36c.shtml e i “botellon” organizzati durante il 2023 realizzati grazie alle autorizzazioni rilasciate dal Comune di Milano e che hanno tenuto svegli i residenti della Piazza fino a notte inoltrata e hanno visto la presenza di migliaia e migliaia di persone
- L’associazione ha inviato formale richiesta per l’immobile di via Rizzoli, comunicando la disponibilità ad accettare tutte le condizioni sottoscritte da Kociss…. VERO – MA SORGE UNA DOMANDA– Come faceva l’associazione a sapere che il concessionario PROPRIO DI QUESTO STABILE – CASUALMENTE – aveva presentato formale disdetta al Comune di Milano per questo immobile??? Se lo avessero saputo anche altre associazioni avrebbero magari potuto partecipare o presentare una domanda simile ? Non sarebbe stato più trasparente realizzare un bando pubblico o pubblicizzare la notizia in modo quanto più efficace possibile anche per far partecipare altre realtà magari interessate allo stesso spazio (negozi, associazioni o altro) ???
- Come può il Comune di Milano assegnare direttamente uno spazio ad un’associazione che è fortemente legata ad un centro sociale che fin dal 2012 ad oggi ha occupato abusivamente immobili ed all’interno del quale la stessa associazione operava (come indicato sul sito internet dell’associazione stessa) ???Se un privato occupa abusivamente un immobile di edilizia pubblica mi risulta non possa partecipare a bandi di assegnazione e venga escluso, non dovrebbe valere lo stesso principio????
Vedremo come evolverà questa situazione, sicuramente desta MOLTA PREOCCUPAZIONE che l’immobile individuato sia all’interno di un quartiere FORTEMENTE RESIDENZIALE, che sicuramente ha bisogno di interventi di riqualificazione e limitrofo al Parco Lambro dove già durante il periodo estivo si verificano episodi di concerti/rave/eventi abusivi che tengono svegli tutto il quartiere con disagi notevoli per i residenti.
Forse è questo il modo con cui il Comune di Milano od il Municipio 3 pensano di riqualificare il quartiere ????
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