Chi ha letto Proust, nella giovinezza, al liceo, si ricorderà della famosa sonata di Vinteuil, una composizione musicale immaginaria presente nel romanzo “Alla ricerca del tempo perduto”.
E’ forse rileggendo queste pagine che la pianista Sonia Vettorato oggi rilancia in città, nella post moderna Gotham City di Sala, ma anche nelle ville sui laghi e perché no, in Riviera, la musica nei salotti, la Hausmusik. Ecco spuntare il trio “il bel canto nel mondo” , Sonia al pianoforte a coda, e accanto i due tenori Giovanni Raineri e Maurizio Indelicato. 15 brani tratti dalle opere liriche più prestigiose e persino un inedito, “ Cuore”, una delicata romanza che richiama le atmosfere dei cafè chantant napoletani.
Ma esistono ancora i salotti ? C’erano un tempo in città quelli di Natalia Aspesi, di Inge Feltrinelli, di Rosellina Archinto, e cosi via: Stella Pende, Gioia Marchi Falk, Mita De Benedetti, Antonella Camerana, Giorgina Venosta.. Una striscia satirica , “Tutti da Fulvia sabato sera “ raccontava i gossip di un trentennio di appuntamenti mondano-culturali.
La protagonista era Fulvia, giovin signora milanese, borghese e progressista, quella che oggi chiameremmo radical chic o ZTL, che ogni sabato sera invitava nel proprio salotto intellettuali, editori, giornalisti, musicisti, politici. Negli anni a casa di Fulvia apparvero Kundera, Umberto Eco, Indro Montanelli, Bocca, Daverio…
Un rito mondano scomparso, ricorda Lina Sotis, giornalista, scrittrice, ex signora Moratti, madre, regina di Milano e narratrice della borghesia milanese, di nuovo donna, di nuovo moglie (oggi è sposata con l’architetto Marco Romano).
“Be’, Bona Borromeo riceve molto meno, Veronesi è defunto, poi ci sono le seconde case. La Puglia è appunto una colonia meneghina, della Sardegna, che tanto andava di moda ai miei tempi, ormai non so più nulla. So che solo St Moritz resiste”.
Letture tra i divani tra amici rispettosi del bon ton, musica, sorrisi, dolcetti? Il rito del salotto musicale può risorgere a Milano nell’era di Dagospia e della ZTL? In villa, sui laghi, è già una realtà.
E’ la sfida del trio “ il bel canto nel mondo” . Dopo il debutto al ristorante Don Lisander di via Manzoni, sono fioccate le prime scritture per serate in nobili dimore in Brianza.
“Già, la musica in casa o in villa. la musica in salotto : ecco , una manifestazione tipica della cultura musicale dell’Ottocento fino a metà novecento che riemerge dopo anni di oblio, dopo gli anni del boom e il 68.. Oggi c’è voglia di tenerezza, di cultura…I salotti stanno risorgendo in Svizzera, in Germania,,, …” ci racconta felicissimo dei concerti e delle scritture il tenore Raineri.
Attenzione, però. La nuova Fulvia riceve molto, ma non ambisce ad avere un proprio salotto. L’appuntamento fisso settimanale non è compatibile con la sua folle agenda: da quando la milanese è in carriera non ha più tempo per fare la dama . All’avanguardia e in lotta per la parità ha delegato con gioia la gestione del salotto ad amiche o ai mariti. Ed ecco tra i salotti emergenti maschili più ambiti , quello del finanziere Francesco Micheli.
Nella hit salottiera saliamo ai vertici: l’invito più ambito è quello per il salotto di Daniela Javarone: il suo nome porta con sé Milano, la lirica, la moda, l’impegno sociale. Un emblema di classe ed intelligenza, una firma per oltre 250 eventi organizzati da lei stessa insieme a suo marito Ing. Mario Javarone attraverso l’ Associazione Milanese Amici della Lirica .
Ma qual’è il sogno del trio? Cantare nel reame del bon ton, a Brera, anche se si arriva in bicicletta, visto che il centro di Milano è ormai off limits per le auto: un concerto del Bel Canto nel mondo nel salotto di donna Lina Sotis, il sabato sera.

Cronista al Corriere della sera poi inviato a L’ Europeo di Vittorio Feltri e reporter su Affaritaliani . Ultimo libro pubblicato : Wanda L’ ultima maitresse ed Mimesis
Complimenti. Bel commento.