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Il commento di Luciano: anticipi dell’8a giornata di serie A

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Buona domenica ai lettori, partita tra venerdì e ieri pomeriggio l’8a giornata di campionato, prima della sosta per gli impegni delle nazionali.  Le prime due venerdì, Empoli-Udinese e Lecce-Sassuolo hanno riservato davvero poche emozioni. Pareggio senza reti al Castellani , con padroni di casa che provano maggiormente a cercare la via della rete, senza successo. Caputo trova il vantaggio, annullato dal VAR per offside. Nella ripresa Cancellieri Cambiaghi ci provano, ma la palla non entra. Nell’Udinese solo Samardzic pericoloso.

Allo stadio via del Mare di Lecce, altro pareggio ma con una rete per parte, in un match tutto sommato divertente tra i giallorossi locali e il Sassuolo. I salentini hanno complessivamente guidato i ritmi del match, ma non sono riusciti a sbloccarla. Il solito Berardi ha trasformato al 22′ il rigore che ha aperto le marcature. Di bomber in bomber: il pareggio del Lecce porta la firma di Nikola Krstovic dagli sviluppi di una palla inattiva. Tanta intensità e un punto a testa per salentini e neroverdi.

E siamo al pomeriggio di sabato, inaugurata a S.Siro da Inter Bologna. I nerazzurri, nuovamente in casa dopo la bella vittoria contro il Benfica in Champions, cercano il settimo successo in campionato per non consentire al Milan, eventualmente vincente a Genova, di allontanarsi solitario in testa. Il Bologna, dal canto suo, porta in dote a S.Siro la seconda miglior difesa del campionato, proprio dopo quella dei suoi avversari, e l’ex del triplete Thiago Motta ovviamente tenta di non sfigurare ma non solo, se appena gli verrà consentito. Consapevole di affrontare, per sue stesse dichiarazioni, un avversario in questo momento decisamente poco raccomandabile, confida nella autostima dei suoi per riuscire a contenere le ambizioni della squadra di Inzaghi, in risalita anche nel ranking internazionale.

Inter-Bologna 2-2, gol di Lautaro

E la partita alla fine conforta le speranze di Thiago Motta, perché inizialmente il suo Bologna va anche sotto di brutto nel giro di nemmeno un quarto d’ora: su azione da calcio d’angolo, all’11’ una botta di opportunismo guida la testa di Acerbi verso un pallone che si insacca alla sinistra dell’incolpevole Skorupski, subito in vantaggio l’Inter. A distanza di un paio di minuti arriva quella che poteva essere la mazzata determinante, ed è il capitano ad infliggerla, con uno dei suoi meravigliosi colpi. Lautaro prende palla nei pressi del limite, e da circa 25 metri lascia partire una bordata che si infila alla sinistra della porta rossoblu, anche qui nulla da fare per Skorupski. Sembra una partita in discesa, ma il Bologna reagisce, è ben disposto in campo e progressivamente chiude molti varchi all’attacco dell’Inter. Lo aiuta involontariamente  proprio Lautaro, che al 18′ cintura senza nemmeno esagerare Ferguson in area. Ovviamente l’attaccante rossoblu finisce a terra, accentuando visibilmente la caduta, ma l’arbitro la rivede al VAR e decide di assegnare il rigore:  batte OrsoliniSommer intuisce ma non può impedire che il pallone finisca in rete, Bologna che accorcia sul 2-1. Primo tempo con l’Inter ancora avanti , ma nella ripresa i rossoblu  fiutano un po’ di stanchezza tra le fila nerazzurre e ci provano, riuscendoci, ad agguantare un pareggio che sembrava improbabile fino a poco prima: recupero sulla mancina di Calafiori e assist morbido, in verticale e di prima intenzione di Ferguson che pesca Zirkzee, abile a trovare il varco nella difesa nerazzurra con finta e controfinta, prima di insaccare con un preciso rasoterra dal limite!  Inzaghi, preoccupato per le riserve di energie dei suoi, opera una serie di cambi, riposano DimarcoDumfriesMkhitaryan e Thuram. Dentro Carlos AugustoCuadrado, Sanchez e Frattesi, ma le geometrie non sembrano più oliate a dovere. Sanchez riesce anche a mettere il pallone in rete, ma l’arbitro annulla per offside. La 74′ nuovo tentativo di testa di Lautaro, palla fuori di pochissimo, entra anche Asllani per Calhanoglu ma nonostante un’altra occasione per C.Augusto, è il Bologna che rischia addirittura di vincere con una incursione di El Azzouzi che si trova a tu per tu con Sommer, ma viene stoppato dal portiere. Disappunto di Inzaghi, che considera altri 2 punti persi in casa (dopo il Sassuolo)  una frenata da evitare con cura nelle prossime occasioni, mentre Thiago Motta gongola per quello che nonostante tutto considera un successo.

Subito dopo, è il turno del derby della Mole, tra Juventus e Torino, coi granata di Juric alla ricerca di una vittoria persa ormai nella notte dei tempi. E purtroppo per loro, nemmeno stavolta si spezza l’incantesimo, la Juventus si impone 2-0 e aggancia la terza casella di classifica a -2 dall’Inter, in attesa del risultato di Genova tra Milan e rossoblu di Gilardino. Decisivi i sigilli di Gatti Milik, entrambi arrivati su corner nel secondo tempo. Terzo risultato utile consecutivo per la Vecchia Signora dopo la scoppola (4-2) rimediata al Mapei Stadium dal Sassuolo: gli uomini di Allegri sono ancora lì, attaccati al treno di testa nonostante un periodo di incertezze e defezioni. Infatti al derby non hanno preso parte né Chiesa né Vlahovic, causa infortunio.

In chiusura, a Genova c’era il Milan in agguato, ad attendere una frenatina dell’Inter che poi è arrivata. Ma se l’agguato e il sorpasso è effettivamente avvenuto, i rossoneri non l’hanno raggiunto di certo sul velluto, anzi…

Dopo un primo tempo di predominio territoriale, piuttosto sterile, concluso sullo 0-0, la ripresa si presenta incerta e senza vere occasioni tranne al 65′, quando Florenzi affonda a destra e mette una palla morbida sul secondo palo, Leao la schiaccia di testa ma Martinez compie un grande intervento. Risponde il GENOA al 76′, conclusione da fuori di Vasquez, deviazione di un difensore del Milan e felino riflesso di Maignan che devia in calcio d’angolo.

Genoa-Milan 0-1, gol di Pulisic

Ma a 3 minuti dal 90′ la partita si infiamma improvvisamente, e succede di tutto appena il Milan va in vantaggio con Pulisic, ma il gol viene a lungo analizzato al VAR per un sospetto tocco di mano di un rossonero prima del tiro. In realtà pareva ci fosse anche una posizione di fuorigioco, probabilmente giudicata ininfluente, ma alla fine il gol viene convalidato e il punteggio si assesta sullo 0-1. Non è finita, appena dopo il 90′ Maignan viene espulso per un fallo su Ekuban fuori dall’area di rigore, che viene colpito involontariamente da una ginocchiata al volto dal portiere in uscita . Il Milan ha finito i cambi, in porta ci deve andare un giocatore di movimento, esce Maignan e cede maglietta e guantoni a Giroud! Passano nemmeno due minuti e anche il portiere Martinez del Genoa, sceso in attacco, viene espulso per doppia ammonizione causa un fallo su un avversario in fase di rientro. A pochi secondi dal termine del recupero, doppia clamorosa occasione del pareggio per il Genoa: prima un pallone che schizza sulla traversa, a Giroud battuto, in seguito ad una punizione di Gudmundsson, e subito dopo lo stesso francese fatto portiere salva incredibilmente la porta ed il risultato, smanacciando e poi bloccando il pallone sull’estremo tentativo di Puscas. Epilogo decisamente col sorriso della buona sorte per la squadra di Pioli, che porta a casa i 3 punti e il primato in classifica (+2 sull’Inter fermata sul pari da Bologna), e se lo gode almeno per un paio di settimane grazie alla sosta per le nazionali. Alla ripresa, però, dovrà affrontare un autentico tour de force, tra Juventus, Napoli e Champions.

E’ tutto per gli anticipi della giornata, a domani per i commenti sulle rimanenti partite della domenica.

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