Camp estivi, l’esempio virtuoso di Nocetum

Milano

 Questa settimana hanno aperto le porte al nuovo anno scolastico tutte le scuole di ogni ordine e grado e per gli studenti milanesi le vacanze rimarranno un bel ricordo fino alla prossima estate. A Milano, per molti di loro, i mesi estivi sono stati anche una bella opportunità per accrescere le proprie abilità motorie, stringere nuove amicizie e apprendere una lingua, tutto divertendosi un sacco! Stiamo parlando dei bambini e ragazzi che hanno frequentato uno dei tanti Camp estivi cittadini.

L’offerta 2023 è stata ampia ed articolata e una delle proposte di maggior successo, che ci è stata segnalata dai genitori soddisfatti, è stato il Camp Estivo English & Sport presso il Centro Nocetum di via S. Dionigi 77, organizzato da Sport Academy Group SSD a R.L. di Damiano Messina e Mauro Milloca, professionisti specializzati nelle discipline sportive grazie alle lauree magistrali in Scienze Motorie, in collaborazione con Giulia Fantacci del progetto Lab Sitters (www.labsitters.com) che ha fornito gli insegnanti madre lingua.

Durante i 3 mesi sono stati accolti in totale 180 giovanissimi nella fascia di età dai 3 ai 13 anni, con picchi di oltre 50 iscritti a settimana.

Iniziamo raccontando il fascino della location che ha permesso ai bambini di vivere una vera e propria vacanza all’aria aperta e a contatto con la natura. Il Centro Nocetum è infatti un’antica cascina di proprietà del Comune di Milano, interamente ristrutturata, con spazi verdi, spazi al coperto, piante e anche una fattoria didattica piena di animali.

Per quanto riguarda invece l’organizzazione del Camp, Sport Academy Lab Sitters si avvalgono dei contributi di educatori professionali e pedagogisti esperti nella didattica che collaborano nella programmazione delle attività sportive e ludico creative.

Proprio questi sono stati i punti di forza dell’offerta per i bambini; professionalità e responsabilità che però per i bambini si traduce in sicurezza e divertimento assicurato! Ma ci siamo fatti raccontare come sono trascorsi questi mesi dal responsabile del Camp, Claudio Campagnoli, trentenne milanese, laureato con lode all’Università Cattolica, personal trainer e già con esperienze nella gestione dei minori.

Ciao Claudio, ci racconti da “dentro” come è stata l’esperienza di questi ragazzi?

Buongiorno, la prima cosa da dire è che è stato uno scambio quotidiano e continuo e che, arrivati alla fine, è stato un viaggio che ha arricchito tutti; i bambini, i genitori e il mio staff, composto da ragazzi fantastici che abbiamo selezionato in 2 mesi di colloqui, scegliendo chi aveva conoscenze nel settore sportivo, nella lingua inglese, con attitudini per il lavoro in team e nel relazionarsi con i piccoli ospiti. E ringrazio anche Maddalena Tommasone di Nocetum che mi ha dato il supporto per ogni iniziativa organizzata.

Il Camp è stato improntato anche sull’inclusione.

Assolutamente. È proprio uno dei punti forza di Sport Academy e del Centro Nocetum, presieduto da Gloria Mari, quello di accogliere tutte le etnie e tutte le abilità, abbiamo avuto dei ragazzini “speciali” che hanno portato particolare gioia ai compagni e si sono integrati senza problemi, abbiamo fatto tante attività ricreative e sportive spiegate sempre anche in inglese.

Come si svolgeva una giornata tipo?

Dalle 8 alle 9,15 il range di arrivo a seconda della comodità dei genitori e alle 16,30/17 l’uscita. Due merende a metà mattina e metà pomeriggio, personalizzate secondo il gradimento, l’età e le intolleranze, così come il pranzo. Riposo per i più piccoli nel primo pomeriggio, sempre assecondando le abitudini del bambino, attività sportive e ricreative nel corso della giornata con gruppi suddivisi per età.

Sports, giochi, laboratori creativi in lingua inglese, e poi?

Tantissime cose! Attività motoria e sportiva mirata allo sviluppo psicofisico, alla socializzazione, allo stare in gruppo e al sapersi relazionare con gli altri e psicomotricità per i bambini più piccoli.

Poi ci siamo divertiti con le attività settimanali: la visita alla fattoria, la gita al Parco Avventura Corvetto con le arrampicate, i giochi d’acqua e una bellissima esperienza per i più grandicelli, per far loro sperimentare le prime notti fuori casa. Ogni giovedì, a richiesta, ci si poteva fermare a dormire in tenda, cenando e passando la notte tutti insieme.

Un’estate quindi all’insegna della libertà?

Direi di sì, i bambini si sono sentiti liberi e al sicuro ma, in conclusione, devo dire che un divieto lo abbiamo messo e siamo stati intransigenti… io ero sempre reperibile per la tranquillità dei genitori ma gli ospiti non potevano tenere e usare il cellulare! Proprio no!

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