Uomini violenti e senza palle con uno scroto atrofico, forti con gli agnelli e tremebondi con gli Hissar *. Pochi di loro realmente ammalati e bisognosi di cure, la maggior parte feccia umana che non merita giustificazioni o perdono: vanno solo denunciati, arrestati ed isolati perché asociali prepotenti che non meritano attenuanti. “Poverini, ma sono stati picchiati da piccoli insieme alla mamma che cercava di difenderli?” E allora? Anch’io le ho prese … e tante, ma diventato adulto per rivalsa non ho mai alzato un dito né sui miei figli né su mia moglie, neanche per sbaglio. Certo, non è stato sempre facile per me sopportare mio padre e la sua dura legge senza mai ribellarmi, ma alla fine non ho subito traumi irreparabili perché me ne sono fatto ogni volta una ragione traendone insegnamenti di vita, dettami che mi hanno aiutato a crescere e ad inserirmi correttamente in una società in continua evoluzione e che ora, finalmente, nella maggioranza rifugge, a prescindere, ogni tipo di violenza. I miei figli, a loro volta diventati adulti, qualche volta bonariamente mi rimproverano di aver peccato con loro di eccessivo lassismo, ingrati!… Si lamentano rinfacciandomi che forse qualche scappellotto avrebbe fatto loro bene, fortificandoli e preparandoli ad affrontare al meglio le intemperie della vita. Ma secondo me alla fine non è stato necessario, “gna ùn”, neanche uno, come dicono a Brescia i miei conterranei, e, sorvolando su qualche urlo spazientito che ogni tanto mi è scappato o qualche reazione scomposta che non sempre ho mascherato, l’aver preferito agli scappellotti il colloquio e gli esempi, anche se non sempre esemplari, abbia alla fine raggiunto lo scopo avendo loro assimilato, ben analizzato e al meglio elaborato.
La Canzone “Il Silenzio Che Uccide”, della quale sono autore della musica e coautore del testo con Michele Galasso, paroliere e scrittore di libri di successo, l’ho interpretata insieme al duo canoro Nadia e Francesco nel 2019. Questa canzone nella sua realizzazione è stata patrocinata dalla Polizia di Stato che ha collaborato mettendo a disposizione filmati originali autorizzandone l’uso e la diffusione, nonché scegliendola quale testimonial ufficiale della lotta contro la violenza nei confronti delle donne, certificando il tutto con il loro marchio nei titoli di coda. “Il Silenzio Che Uccide” è stato, però, totalmente ignorato dalla solita “stampa che conta”, quella attenta a messaggi che arrivano, guarda caso, sempre e solo dallo stesso ed unico schieramento filosofico, quello di bandiera. Un classico! … Un comportamento ingiusto e scorretto, però, perché se a me nulla toglie, tantomeno il sonno o l’appetito, avendo convissuto con queste “dimenticanze” per oltre mezzo secolo creandomi una corazza naturale al titanio imperforabile, non rende invece merito e molto toglie a Nadia che questo brano ha interpretato con eccelsa bravura, anima e cuore, e ancor di più a Francesco, che lo ha anche arrangiato musicalmente, ne ha ideato il video, ne ha curato la regia e lo ha completato in sala di montaggio.
“Devi volerti bene e porre fine alle tue pene!” Un urlo disperato, denunciare senza attendere oltre! “Andare dalla Polizia, fare in modo che lui se ne vada via!” Un messaggio chiaro e deciso, nonché un monito alle Forze dell’Ordine ad intervenire prontamente e non abbassare mai la guardia, monitorare sempre con attenzione indipendentemente dalle decisioni di “alcuni giudici” a volte troppo … troppo … ma il “troppo” deducetelo voi!
*Hissar, gli arieti più grandi del mondo.
Al prossimo racconto
Capitan U 1947

Scrivo e canto canzoni da sempre, sono la mia arma di espressione libera e senza filtri. Nella mia carriera ho molte hit cantate da me e da grandi star nazionali e internazionali, al mio attivo 6 Festival di Sanremo come autore, 3 come cantante ed altro. Sono un rivoluzionario? Forse, non so, non credo che osservare e raccontare onestamente sia un atto sovversivo … però una cosa è certa: ovunque c’è “casino”, io ci sono.
SEMPRE sulle corde giuste…meno male che esisti,
un abbraccio CapitanU
Complimenti a te a Nadia e a Francesco….un brano e un video toccanti che evidenzia la cruda realtà dalla quale dobbiamo uscirne per il bene di tutti …ciao Umbi e complimenti ancora
Purtroppo è la nostra realtà più cruda e a volte, rozza e violenta.
Dobbiamo uscirne il prima possibile per il bene di tutti invece di essere egoisti e issare muri di omertà.
Conosco già il tuo meraviglioso brano e sei stato sempre all’avanguardia sui temi trattati nei testi delle tue canzoni.
Avanti tutta Umberto!
Io per te ci sono e sarò sempre!
Caro Capitan U è bello che tu abbia messo in evidenza un problema che ha sempre ,PURTROPPO, accompagnato lo scorrere della quotidianità nel nostro Paese e non solo. Il problema è profondo e riguarda tutti, sia quelli che approfittano della debolezza altrui per sfogare la propria rabbia e violenza, sia coloro che assistono senza reagire e ultimamente filmando con i telefoni come se non fossero presenti in quel momento. Sono cambiate molte cose ma l’ignoranza, l’arroganza sommata alla violenza sui più deboli e indifesi continua a crescere aiutata dell’indifferenza. È un bene che tu ne parli e che ne faccia da cassa di risonanza, l’augurio e la speranza è che questo tuo grido arrivi il più lontano possibile e che colpisca tante persone. Continua così perché questa è la strada giusta.
Bellissima canzone che insieme al video è molto significativa, purtroppo contro queste violenze servono pene vere già dal primo momento e le donne( ragazze ) devono avere la forza di denunciare da subito qualsiasi tipo di violenza.grazie Umbi a presto.
Bellissima canzone, peccato che non tutti conoscono bene il significato di volersi bene, purtroppo la violenza e la cattiveria la fa da padrona in questo periodo.Un abbraccio,con affetto 💪
Come non essere d’accordo con il nostro capitano
Buona sera caro Umberto, la violenza sulle donne è quella orrenda cosa che degrada colui che la compie al livello della bestia, si perché solo la bestia demoniaca può godere di un simile orrore. Noi nasciamo dalla donna , è lei che ci custodisce in grembo per 9 mesi e che ci porta alla luce della vita, è un legame indissolubile che esiste ed esisterà sempre tra la donna mamma ed il bambino poi uomo. Ogni volta che muore una donna per colpa della mano insanguinata di un uomo è come se l’uomo in quanto essere prediletto da DIO uccidesse se stesso, rinnegando la donna e quindi la stessa vita che lei gli ha donato si distrugge tutto, si annienta il creato e resta solo un insanabile dolore ed un uomo spietato. Credo che se c’è una cura quella può essere solo la riscoperta dell’amore , del rispetto profondo per colei che ci ha messo al mondo, perché con le violenze , le minacce e le vessazioni in un attimo da uomini diventiamo solo dei grandissimi coglioni
Caro Capitano dicono che ci dobbiamo evolvere, adeguarci al sistema.
A parer mio SOCCOMBERE.
Io oggi però mi rivolgo direttamente a chi ci GOVERNA.
Presidente buonasera.
Mi perdoni ma non riesco a trattenermi.
Che i politici fossero ” poco chiari”, (ho voluto usare questo termine per non essere offensivo), l’abbiamo sempre saputo.
Ma ora abbiamo veramente esagerato.
Mia madre è una di quelle povere persone anziane che risiedeva alla Casa Per Coniugi di Milano.
8 morti e 89 feriti.
Perché?
Perché non esisteva un corretto impianto antincendio ( anno 2023).
Ridicolo.
Gli anziani vengono affidati a queste strutture perché vorrebbero, almeno negli ultimi anni della loro vita, vivere tranquilli e SICURI.
VERGOGNA
Dario Bellotti
Ciao a tutti!
Abbiamo una storia da raccontarvi, una storia di musica, impegno e un messaggio importante. Siamo Nadia e Francesco, e insieme a Michele Galasso e Umberto Napolitano abbiamo collaborato e interpretato una canzone chiamata “Il Silenzio Che Uccide”. Questo brano è nato dal desiderio di sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne, ma ha una storia intrigante che vogliamo condividere con voi.
La nostra canzone, piena di passione e significato, ha ricevuto addirittura entusiasmo della Polizia di Stato. Siamo stati onorati di avere il loro supporto, che ha incluso la collaborazione dei filmati originali e il riconoscimento ufficiale come testimonial nella lotta contro la violenza sulle donne. Tutto sembrava andare nel verso giusto, eppure…
Ciò che ci lascia perplessi è che “Il Silenzio Che Uccide” sembra essere rimasta nascosta, quasi invisibile agli occhi del pubblico. La sua diffusione è stata molto limitata, e ciò ci fa sorgere un mare di dubbi. Perché una canzone con un messaggio così importante non ha raggiunto un pubblico più ampio? Perché le parole che abbiamo scelto di cantare e che hanno tanto significato sembrano essere state accantonate nell’ombra?
Non possiamo negare che sia una delusione. Abbiamo dedicato tutto il nostro impegno, la nostra creatività e il nostro cuore per dare vita a questa canzone. Volevamo suscitare emozioni, far riflettere e spingere all’azione. Eppure, sembra che siamo stati messi da parte.
Ma non ci arrendiamo. Siamo qui per sollevare domande e creare un dibattito. Perché una canzone così potente è rimasta in sordina? Chi decide quali messaggi raggiungono il grande pubblico e quali vengono ignorati? C’è bisogno di una maggiore attenzione verso tematiche così importanti, e siamo determinati a continuare la nostra battaglia attraverso la musica.
Ci auguriamo che queste parole vi lascino curiosi, desiderosi di scoprire di più sulla nostra canzone e sulla sua storia. Perché la musica può essere un potente strumento per il cambiamento, ma ha bisogno del supporto e dell’attenzione di tutti per poter raggiungere il suo massimo potenziale.
Grazie per averci ascoltato e per essere aperti a riflettere su queste tematiche importanti insieme a noi. Siamo qui per fare la differenza, una canzone alla volta.
Un caro saluto,
Nadia e Francesco
Un problema enorme, che sembra aggravarsi malgrado se ne parli ogni giorno. È un problema di educazione: bisogna parlare ai bambini sin da piccoli facendo loro capire la differenza fra amore e possesso. È un problema di modelli proposti da chi governa la comunicazione mondiale: la donna troppo spesso appare come un oggetto e non come una persona consapevole e libera. È un problema sociale ma pure di regole e leggi da rivedere: la tutela nei confronti delle vittime di violenza è largamente insufficiente. Spetta a tutti noi, uomini e donne, lavorare per il cambiamento, perché certi orrori rimangano alle nostre spalle. Bravo U. che hai esposto in canzone questa speranza. E lo hai fatto da maestro.
Bellissima canzone come tutte quelle scritte da un vero artista come te ma che il sistema fa di tutto per non diffonderle perché l’italia non è un paese meritocratico:((((
Carissimo Umberto
Come sempre i tuoi racconti sono molto toccantie all’ordine del giorno. Non c’è cosa più orribile usare violenza sulle persone più deboli e che non possono difendersi.purtroppo un po per omertà o per paura non vengono denunciati oppure in ritardo…sono cose che ti segnano per tutta la vita.
Noi ragazzi di ieri abbiamo vissuto nella rigidità dei nostri genitori. Io oggi ringrazio i miei genitori per i loro insegnamenti ed ho cercato di trasmettere alle mie figlie…Oggi capisco che che il mestiere più difficile del mondo è fare il genitore!!!
Con affetto Harry!!!!
Ciao Umberto,come sempre hai azzeccato l’argomento, essendo una donna,non posso che ringraziarti e concordo con ciò che hai scritto. Non vorrei passare x antiquata però anche noi donne dobbiamo essere (soprattutto le più giovani) un po’ meno appariscenti in alcuni posti, m… Non aggiungo altro . Ciao e buona settimana
🍀
“L’indifferenza e’ peggio della violenza:dall’indifferenza non puoi proteggerti”.Con queste parole Liliana Segre ha gridato dal Parlamento europeo il suo monito a tutti gli italiani.
Ma il quadro sociale non e’ cambiato,ci hanno abituati talmente alla notizia “impressionante” che ormai non fa piu’ la differenza nella reazione del paese !Non fare niente,conclama uno stato di assuefazione a tutte le forme di violenza ,stiamo chiudendo le orecchie all’ennesimo stupro perche’ non ne possiamo piu’ di cronache di violenze e non va bene.!
Caro Umberto la tua canzone “Il silenzio che uccide” che ho ascoltato e riascoltato dovrebbe sensibilizzare le coscienze e le menti di chi puo’ e non fa dall’alto di un potere politico, che non si interroga e non mostra volonta’ concreta di trovare soluzioni a una piaga sociale che si allarga sempre piu’.
Conclusione:l’indifferenza uccide piu’ della violenza !
Un abbraccio Umberto
Grande Umberto, amico da sempre. Grande uomo ed artista raffinato. TVB
Ciao Umberto! Molto INTERESSANTE su quanto hai scritto ed e’ tutto vero, la VOSTRA canzone IL SILENZIO CHE UCCIDE spesso l’ascolto e la condivido con I miei amici di Facebook per me e come ricordare a TUTTI che e’ sbagliato la vicenza contro le Donne e che I bastardi devono essere denunciati e fuori dalla circolazione! Io sono sposato da 43 anni e come te mai messo un dito su mia moglie. Pero’ devo ammettere alcune cose, ho sempre saputo che la vera disciplina arriva da Casa, e non nascondo che ogni tanto mio papa’ me li dava ma di Santa ragione anzi lo ringrazio. Non dimentichiamo che quando ho fatto l’Elementare in Italia I Maestri glie li davono agli studenti e venivano puniti!
Purtroppo oggi tutto e cambiato non si possono toccare ne figli e neanche gli studenti perche’ tutto diventa ABUSIVO!
Ripeto la vera disciplina deve partire da CASA!
Saluti da New York City