Sarà avviata nei prossimi mesi una sperimentazione per un nuovo modello di servizio di trasporto, a chiamata, basato sulle richieste dei cittadini che intendono accedere ai servizi sanitari. Il progetto è stato presentato ieri, nel corso del convegno, promosso da FNM, ‘La mobilità per il Welfare’, che si è tenuto al Palazzo delle Stelline e al quale hanno partecipato Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti; Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia; Claudia Maria Terzi, assessore alle Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile della Regione; Stefano Bolognini, assessore regionale allo Sviluppo Città metropolitana, Giovani e Comunicazione della Regione Lombardia; Andrea Gibelli, presidente FNM Spa e presidente di ASSTRA; Marco Piuri, DG FNM Spa e AD Trenord; Alessandro Venturi, presidente Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia; Alessandro Visconti, Direttore Generale ASST – FBF – Sacco e Marco Giachetti, presidente Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e Marco Gasparollo-
“L’iniziativa parte dall’assunto che il modo di viaggiare sta mutando perché stanno cambiando le esigenze delle persone, il tempo a disposizione, il rapporto con il tempo libero, il lavoro e, soprattutto, la salute. – hanno spiegato i promotori – Si prevede, infatti, che nei prossimi 10 anni l’integrazione del mondo della mobilità con quello della salute sarà sempre più stretta, guardando maggiormente alle reali necessità di spostamento delle persone, soprattutto quelle più fragili e più bisognose. Anche in vista di una prospettiva di razionalizzazione dell’offerta sanitaria della Regione Lombardia e per ridurre la disparità territoriale tra città e offerta di servizio specialistico, sarà necessario applicare il modello innovativo di concezione di mobilità ‘Maac, mobillityas a community’, rendendo interoperabili i servizi del territorio e agevolando il movimento delle persone a seconda del reale bisogno”.
Per Andrea Gibelli, presidente di FNM, “il paradigma delle politiche sanitarie potrebbe cambiare a partire da una rivoluzione in atto che FNM sta portando avanti da tempo e che punta a dare risposta alle necessità espresse da gruppi specifici di utenti, integrando il sistema di trasporto pubblico ‘tradizionale’ con servizi personalizzati e su misura. La nostra offerta di servizi va in questa direzione: in FNM abbiamo già sperimentato e stiamo erogando un servizio ad hoc, BusForFun, che risponde alle necessità di mobilità delle comunità intermittenti con un servizio flessibile. L’idea è quella di replicare lo stesso modello anche per le esigenze delle persone più fragili, che intendono accedere al servizio sanitario”.
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