La marcia indietro di Sala “Ad oggi non so dire se è realistico immaginare dal primo gennaio 2024” Milano ‘Città 30’. “Al momento è uno stimolo che ci dà il Consiglio comunale su cui sto riflettendo con attenzione. Va verificato e gli uffici ci stanno lavorando dove si può applicare: non su tutta la città. Milano a 30 all’ora non può essere l’unica soluzione. Ci devono essere anche altre componenti e un modo diverso di muoversi”. Così il sindaco Giuseppe Sala, a margine della prima giornata del decimo congresso della Camera del Lavoro Metropolitana di Milano, se l’ordine del giorno sul limite a 30 km/h in città, approvato in consiglio comunale, sia condiviso dalla Giunta. “Posso confermare che ci stiamo lavorando, anche tramite Amat. Credo che si debba analizzare la questione della mobilità ed è quello che già sto facendo anche in senso più largo”, ha detto Sala
– “Bene la marcia indietro di Sala che, forse, ha capito che se avesse applicato il limite di 30 km/h in tutta la città, sarebbe stato un boomerang per il capoluogo lombardo, per lui e per tutta la sua maggioranza- In particolare, tale boomerang, avrebbe colpito in modo particolare le categorie commerciali milanesi. Il sindaco ci rifletta molto bene. Mi auguro che follie e provvedimenti green e ideologici che continuano a penalizzare i milanesi ed i residenti dell’hinterland, da parte dell’attuale Giunta di centrosinistra, vengano abbandonati al più presto favorendo, invece, progetti più interessanti ed efficienti per tutta la città e per coloro che, ogni giorno, la vivono, ci lavorano o la visitino”. Lo dichiara il parlamentare di Fratelli di Italia Riccardo De Corato.
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