Buongiorno amici lettori, conclusa ieri la penultima giornata per questo 2022, con le vittorie (piuttosto risicate) di Lazio e Juventus, rispettivamente contro Monza e Verona.
I bianconeri, reduci dal successo contro l’Inter di domenica scorsa, hanno faticato non poco prima di aver ragione della squadra veneta. Il gol, arrivato ad opera di Kean al 61′, titolare assieme a Milik e autore del sinistro che, deviato prima da Dawidowicz e poi da Montipò, regala la quinta vittoria consecutiva (1-0) altri tre punti alla formazione di Allegri. È l’episodio che sblocca in maniera definitiva una partita equilibrata e dai ritmi alti. Una gara in cui l’Hellas se la gioca sul piano della corsa e della generosità, faticando però a costruire chiare palle gol. Mentre la Juve, ancora una volta, non incanta sul piano del gioco ma si porta a casa 3 punti non immeritati, però un po’ avvelenati da nuove polemiche sul rigore all’83’, prima assegnato da Di Bello al Verona e poi revocato dalla VAR a Verdi: Bonucci è entrato a gamba tesa in area sull’ex torinista, ma prendendo il pallone.
Altro brivido nel finale per la Juventus, Alex Sandro ferma Lasagna da ultimo uomo e in chiara occasione da rete e viene cacciato da Di Bello: il brasiliano era già ammonito, ma l’arbitro estrae il rosso diretto. Juventus che chiude quindi in 10, ma si chiude anche l’incontro e si riaprono i dibattiti sull’utilizzo della VAR, che ultimamente sembra incidere forse un po’ troppo sugli esiti di molte partite.
Nel calcio, spesso si dice che la fortuna aiuta gli audaci. E così una Lazio non brillante, ma bravissima a crederci, si porta a casa il risultato battendo 1-0 il Monza e si ritrova in orbita al secondo posto a pari punti col Milan, grazie a una prova gagliarda risolta da un altro regalo: dopo Ibanez, stavolta è Di Gregorio che apparecchia il gol decisivo al giovane Luka Romero, secondo marcatore più giovane della storia biancoceleste dopo Capponi.
Avvio sorprendentemente stentato per la Lazio, che gira palla con poca qualità e senza trovare il ritmo partita. Ne approfittano gli ospiti, che al 13′ vanno anche in vantaggio con uno splendido gol di tacco di Petagna, che però parte in leggera posizione irregolare: decisione che susciterà nuove diatribe sugli effetti che la tecnologia, allo stato attuale, produce sull’andamento del campionato penalizzando a turno pressoché tutte le squadre. Anche in questa occasione, infatti, il gol appariva regolare oltre che molto bello, ma il VAR interviene e invita il direttore di gara ad annullare la rete, avendo rilevato “mezzo piede” di Petagna oltre la linea difensiva laziale… Davvero un peccato rendere inutili simili bellezze del calcio, ma purtroppo nulla cambierà senza una revisione dei regolamenti. In ogni caso, gli uomini di Sarri, che è costretto per infortunio a rinunciare a Lazzari a metà ripresa, si ritagliano una chance nitidissima con Vecino che, servito alla perfezione da Felipe Anderson, al 36′ manda alto di pochissimo un rigore in movimento. In un secondo tempo ancor più bloccato sono i cambi a smuovere le acque, che danno ottima linfa alla squadra e creano i presupposti per confezionare l’episodio decisivo: l’uomo della provvidenza è Luka Romero, che segna il suo primo gol in Serie A approfittando della brutta papera di Di Gregorio sul tiro di Pedro. Una rete fondamentale, che fa volare i biancocelesti al secondo posto in classifica a pari punti col Milan: la Champions, quest’anno, sembra davvero essere un obiettivo alla portata.
E’ tutto quindi per questa giornata, ma il filo conduttore non si interrompe per l’ultima dell’anno, che inizia già oggi, venerdì 11 Novembre con l’anticipo tra Empoli e Cremonese alle 20.45.
A domenica quindi per il relativo commento, unitamente alle partite in programma sabato.