Di Maio e Della Vedova incontrano Sala per parlare di politica nazionale, ma perché?

Economia e Politica

Com’è e come sarà, oggi ancora non si sa, ma l’arrivo di Di Maio per fare una “chiacchierata” privatissima con Sala, fa suppore giochi di ipotetiche alleanze a livello nazionale.

Infatti il primo cittadino di Milano Beppe Sala e il leader di Insieme per il Futuro si sono visti nel capoluogo lombardo e l’incontro è durato oltre un’ora e mezza. Il ministro ha lasciato in auto la casa del sindaco, nel quartiere centrale di Brera, e non ha voluto rilasciare dichiarazioni alla stampa. Ha soltanto salutato i maturandi del liceo classico Parini, che si trova nella stessa via.

“Inevitabile, però, pensare che sul tavolo della discussione ci sia stata la nuova formazione fatta nascere dal ministro e il possibile cantiere di un polo che per Sala, però, non potrebbe che avere radici nell’area di centrosinistra. E proprio il fatto che per il colloquio non sia stato scelto Palazzo Marino, sede istituzionale del Comune, può aiutare a capire come l’argomento del faccia a faccia fosse politico.” (Repubblica)

Politica nazionale futura, naturalmente, ma perché Sala?

Medesima riflessione di Calenda  “Davvero mi sfugge come Beppe Sala possa anche solo pensare che un tandem con Di Maio porti qualche beneficio a lui o al Paese. Il centro come ricettacolo di ogni trasformismo – aggiunge – non è un progetto politico, ma un ufficio di collocamento. Di quelli gestiti dai navigatori”

Si dà il caso che Sala abbia poi incontrato anche Benedetto Della Vedova, segretario nazionale di +Europa e sottosegretario agli Esteri. Al centro del dialogo che, come ha spiegato ai giornalisti il sottosegretario era già programmato, non si è parlato solo del tribunale dei brevetti che Milano vorrebbe ospitare, ma anche di politica. “Abbiamo fatto due chiacchiere su temi più politici e io ho spiegato al sindaco Sala quello che +Europa e Azione stanno facendo – ha spiegato Della Vedova parlando con la stampa al termine dell’incontro -. La federazione +Europa e Azione è un progetto liberal-democratico ancorato ai liberali europei, autonomo dalle coalizioni, a maggior ragione fintanto che il Pd insisterà ad avere come interlocutore principale il M5S di Conte. Quindi noi andiamo avanti su questo progetto che ormai è in campo da diversi mesi, lavoriamo su questa federazione”.

Chissà perché viene alla memoria quel partito di centro che auspica come leader Sala. Vero è che i giochi, per le alleanze in vista delle prossime politiche, sono iniziati e pare che il fascino di Sala si estenda a vista d’occhio.

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