Da F.I l’allarme “Sala vuole privatizzare l’Idroscalo”

Milano

L’allarme della capogruppo azzurra in Città metropolitana  “L’Idroscalo, meglio nota come il “mare dei milanesi”, potrebbe (il condizionale è d’obbligo, niente e ancora deciso) cambiare pelle. «Siano preoccupati», commenta Cocucci, “perché l’Idroscalo ha un patrimonio enorme. E un’eccellenza per Milano. Se si apre ai privati, in qualsiasi forma, cosa succederà?  L’ingresso, tanto per dirne una, rimarrà gratuito?». Insomma, la gestione potrebbe passare di mano, con tutti i dubbi che consegue. «E stata una doccia gelata, non ce l’aspettavamo proprio».Vera Cocucci si rigira fra le mani quelle quattro paginette di proposta di delibera del Consiglio metropolitano milanese e ancora non se ne capacita. E la capogruppo di Forza Italia a Palazzo Isimbardi, Cocucci. Una abituata a dire le cose pane al pane. Qualche giorno fa si è  ritrovata davanti quel documento con cui l’ex provincia di Milano vorrebbe mandare in pensione l’Istituzione Idroscalo ed è rimasta di sale: «Ma come? », dice «è stata proprio la Città metropolitana a scegliere questa strada, nel 2018, per la gestione del l/mare dei milanesi” e adesso così , di punta in bianco, decide che non ne vale più la pena?  Lo  scioglimento sarebbe all’ordine del giorno mercoledì prossimo, ndr) e dopo due anni di pandemia che hanno scombussolato la vita a tutti, compresi gli enti pubblici?». Non ci sta, la Cocucci. Ma e tutto H, nero su bianco. La Città  metropolitana vorrebbe «stabilire la decorrenza» del provvedimento al 31 maggio 2022, quindi in piena stagione, e «demandare al sindaco metropolitano (che poi è lo   stesso, per legge, del capoluogo lombardo, cioè Beppe Sala) la nomina d’una commissione di studio (…) incaricata di verificare la fattibilità tecnica ed economica della gestione dei beni e dei servizi, a mezzo di un organismo dotato di personalità giuridica e individuato tra quelli per i quali è consentita la partecipazione agli enti locali, anche aperto alla partecipazione di più soggetti, pubblici e privati». AI di là del burocratese vuol dire che l’Idroscalo potrebbe (il condizionale e  d’obbligo, niente e ancora deciso) cambiare pelle. «Siamo preoccupati», commenta Cocucci, «perché l’Idroscalo lo ha un patrimonio enorme. E un’eccellenza per Milano. Se si apre ai privati, in qualsiasi forma, cosa succederà? L’ingresso, tanto per dirne una, rimarrà gratuito?». No, non 10 sono.Un parco della superficie di 1,6 metri quadrati, ventidue discipline sportive che si possono praticare, 2mila atleti che si alienano ogni settimana e un percorso, per il jogging solo a ridosso del lago, di 6.200 metri di lunghezza: l’Idroscalo non e solo uno spazio di verde a pochi passi da Milano, e un pezzo della nostra storia. «Su questa punta dobbiamo essere chiari fin dal principio: è e resterà pubblico» fa sapere, invece, Roberto Maviglia, che nel Consiglio metropolitano di Palazzo Isimbardi ha la delega proprio all’impiantistica sportiva e alia gestione dell’Idroscalo: «Quello che vogliamo fare e verificare se ci sono le condizioni per un’organizzazione alternativa. Negli ultimi due anni l’Istituzione Idroscalo si è rivelata essere uno strumento non idoneo allo scopo che avevamo in mente, cioè non ha mai raggiunto l’autonomia che ci eravamo prefissati». Va ricordato, tuttavia, cosa che a Cocucci non sfugge, che «gli ultimi due anni sono stati particolari e difficili. AI contrario»,suggerisce l’azzurra, « nonostante le mille difficoltà di questo periodo, l’Idroscalo di Milano ha fatto bene ed è praticamente rifiorito». «Sulla gestione non abbiamo nulla da eccepire», replica  Maviglia, «rna sul piano operativo pensavamo, nel 2018, a un ente che potesse coinvolgere altri soggetti. Così Non è stato e, adesso, vorremmo sondare altre strade. Una potrebbe essere quella della Fondazione».
(fonte Libero)

1 thought on “Da F.I l’allarme “Sala vuole privatizzare l’Idroscalo”

  1. Quelli della destra stanno gia’ dicendo che sono stati loro ad impedire che l’idroscalo passasse ai privati. Stiamo attenti si mette male.

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