Viale Argonne ristretto a una sola corsia: rivolta dei residenti assediati da code e smog. Anche la sinistra contro la nuova ciclabile.

Milano

C’è voluto quasi un anno, ma alla fine anche la sinistra si è accorta che la pista ciclabile provvisoria realizzata in viale Argonne è una sciagura. Si tratta della corsia dedicata alle due ruote che è stata realizzata per sostituire temporaneamente quella che si trova (da oltre vent’anni) all’interno del parterre sistemato a verde che separa i due sensi di marcia. Quest’ultima era divenuta inutilizzabile in seguito al posizionamento dei cantieri e delle cesate legati alla costruzione della M4. E la sinistra eco-talebana che governa a Palazzo Marino aveva deciso che no, quel tratto di viale non potesse, nemmeno temporaneamente, restare senza un percorso dedicato alle biciclette. Peccato che per realizzare la suddetta ciclabile-supplente, si sia andati ad occupare una delle due corsie della carreggiata di viale Argonne, riducendolo in entrambe le direzioni a una sola corsia. II risultato era facilmente immaginabile anche prima di farla, la ciclabile: il tratto di strada si è trasformato in una coda continua di auto e mezzi pubblici e in un aumento esponenziale della smog al quale sono esposti passanti e residenti.

Lo scorso novembre, il consigliere della Lega al Municipio 4, Paolo Bassi, aveva presentato un ordine del giorno in cui chiedeva l’eliminazione della corsia provvisoria per le due ruote. «Ma la sinistra l’aveva bocciato spiega lo stesso Bassi -salvo ora preparare una delibera con cui, tre mesi di code e di smog dopo, chiede all’amministrazione comunale di fare la stessa cosa che chiedevo io». E’ stato lo stesso presidente della commissione Ambiente del Municipio, Massimiliano Cecchetto dei Verdi ad ammettere la necessità di eliminare la corsia provvisoria, in seguito alle crescenti lamentele dei residenti, che non ne possono più di vivere assediati dagli ingorghi. E di non aspettare lo smantellamento dei cantieri della M4 e il conseguente ripristino della pista ciclabile al centro del parterre verde, per i quali sarà necessario attendere ancora mesi, per farlo.

Le direttrici Indipendenza-Argonne-Corelli e Corsica-Forlanini sono fortemente impattate da cantieri in queste settimane. Oltre ai lavori per la M4, su viale Forlanini è in corso un intervento per l’allargamento dello spartitraffico centrale, mentre il transito lungo la via Corelli in direzione hinterland resterà interdetto fino a giugno per i lavori di costruzione di un tratto della pista ciclabile che porterà fino all’idroscalo. Con conseguenze pesanti sul traffico, soprattutto dei pendolari, nelle ore di punta.

M.L. (da Libero)

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